Il Duca di Harmont & il bassotto Blaine a Pitti ’79
Lo dichiaro a distanza! Non ho avuto il coraggio di farlo direttamente. Lo racconto a chi – Renata, gentile ed esperta conoscitrice dei prodotti del marchio di famiglia- mi ha accolto nello stand del padiglione centrale Piano terra al 79° Pitti Uomo e pazientemente esposto i contenuti delle collezioni.
La prima volta che mi sono imbattuta nel marchio Harmont & Blaine sono stata attratta, non dal bassotto, logo inconfondibile della griffe, ma dal fatto che testimonial fosse Fabio Cannavaro calciatore della Juve napoletano e tale scelta mi aveva fatto pensare. L’impressione generale era sintetizzata in questi termini: abbigliamento sportivo, di elevata qualità, dove il colore, segno di ottimismo e libertà, anziché diminuirne la classe la enfatizzava e Cannavaro interpretava bene queste caratteristiche.
E così nonostante il nome esotico che richiama la storia di un leggendario Duca di Harmont e del suo fedele cane Bassotto Blaine vissuti ambedue nel 18° secolo, ho scoperto che in realtà si trattava di una azienda napoletanissima, ciò mi dava ragione della scelta del testimonial – a Firenze ho saputo poi delle origini calabresi dei fondatori componenti attuali del consiglio di amministrazione – buona interprete dell’eleganza e perizia dei sarti ed artigiani napoletani: proprio di quelle capacità che avevano spinto il duca di Harmont a scegliere Napoli come luogo dove farsi confezionare gli abiti.
Vediamo allora le impressioni delle collezioni presenti a Firenze: Harmont & Blaine e la linea più giovane Blaine.
Il tema di Harmont & Blaine per la stagione autunno-inverno 2011.12 è fedele allo stile che caratterizza la produzione del marchio: una proposta total look per un abbigliamento del quotidiano e del tempo libero sulla scia della tendenza generale di oggi verso il “rustic-chic”; non l’abbigliamento per lo sport, ma l’abbigliamento informale per gli “attimi di libertà” in famiglia o fuori casa dove lo stile casual può e deve legarsi comunque al concetto di eleganza.
La collezione reinterpreta l’abbigliamento delle guide alpine degli anni ’50 portata al massimo confort ad esempio con la messa a punto di un lambswool mano cachemire soffice e leggero per realizzare una maglieria bottonata, con trecce e disegni aran tipici dei maglioni irlandesi.
Nell’insieme al collezione presenta una chiara contaminazione tra le categorie di prodotto: il giubbino costruito come una maglia e maglie che imitano i giubbini con cappuccio nel collo; pantaloni in lana che apparentemente sembrano jeans, pantaloni in modello jeans ma in tessuto di lana e leggeri; la camicia di jeans ma con interno fantasia.
Tra le novità principali sono da notare nella giubbotteria l’Elastic Jacket: un giubbino in piuma con cappuccio realizzato in nylon strech idrorepellente, totalmente elastico e talmente confortevole che una volta indossato non si sente perché non ci sono punti di attrito, foderato in jersey ed, internamente, rifinito con tessuti in fantasia anche di lana cashmere. Nella maglieria il Maglione Integrale di chiara ispirazione alpina realizzato senza cuciture. Tra i pantaloni il Wool Denim un pantalone in lana ma con effetto denim. La camiceria si arricchisce di tessuti che consentono un effetto double-face; qui spicca la camicia denim con l’interno stampato a motivi fantasia.
I colori si ispirano alle pietre naturali porfido, granito e basalto; ai licheni; ai colori profondi delle foreste, ai tramonti riflessi sulle rocce, al blu del cielo di alta quota, ai rossi delle bacche; i giubbini tecnici di tessuto impermeabile non sono più monocromatici ma in fantasia. Tra gli accessori la novità è segnata dalle calze colorate logate con il bassotto.
Abbiamo poi la collezione Blaine per i più giovani dai 18 ai 25 anni. Un traget rappresentato da ragazzi di buona famiglia con capacità di acquisto, moderni ed attenti al trend , ma che non rinunciano al tocco di classe. La collezione è molto colorata con linee asciutte quasi stilizzate. Le camicie sono sciancrate proprio come usano i giovani; jeans e pantaloni sono in denim ed hanno subito lavaggi naturali con striature. Non mancano i berretti e le calzature sono rappresentate da un unico modello a stivaletto, molto pratico con lacci.