Star “griffate”
Sempre di più le griffe cercano tra le celebrità del mondo dello spettacolo, più o meno note sui palcoscenici nazionali o internazionali, i loro testimonial. Vestire le star sembra essere il veicolo pubblicitario più efficace. Pare che all’inizio di ogni stagione le maison omaggino i vip attraverso guardaroba ben forniti e poi nelle grandi occasioni diventa una carta vincente di grande impatto pubblicitario che la stella di turno possa sfoggiare un abito firmato da “….”.
Come abbiamo spesso sottolineato, non sempre le star appaiono come icone di eleganza, femminilità e buon gusto. Molto spesso fantastici abiti sfoggiati sui red carpet fanno rimpiangere quelle donne elegantissime che avevano fatto della semplicità la loro nota di stile più ammirabile; solo a volte, poche per la verità, la star è in grado di interpretare meglio della indossatrice sulla passerella l’abito che indossa. Da parte nostra il commento agli outfit firmati vogliono essere un aiuto per distanziarsi dalla voglia di emulare le dive fotografate sui rotocalchi proprio perché il loro abbigliamento rischia di essere una “buccia di banana”, cioè una caduta rovinosa nel cattivo gusto.
Di seguito alcuni abiti interessanti a questo riguardo.
Tra le griffe che maggiormente vestono personaggi dello spettacolo c’è Blumarine.
Cominciamo dalla conduttrice televisiva olandese Sylvie Van Der Vaart, sconosciuto al nostro pubblico televisivo ma evidentemente conosciuta altrove, con indosso un abito monospalla in seta plissettata e in altra occasione in abito corto in seta impreziosito da maxi cristalli, ambedue della collezione Blumarine primavera/estate 2011. La bionda conduttrice che ricorda vagamente una Barbie, la bambola più venduta nel mondo, è a tono con gli abiti romantici Blumarine. Se ci è consentito le vorremmo però suggerire di coprire le spalle perché la muscolatura eccessivamente tonica contrasta con l’immagine romantica e femminile che volto e capigliatura potrebbero dare. Inoltre nei due casi ha ecceduto negli accessori monili/gioielli. Con l’abito rosa carico di maxicristalli bastavano gli orecchini chadelier trasparenti; con l’abito celeste erano più che sufficienti gli orecchini di smalto; il bracciale cordoncino forse è un amuleto, sicuramente è un oggetto da lasciare alle adolescenti; il tipo di orologio indossato non è adeguato a una occasione mondana accanto ad altri accessori più glamour.
Sempre della collezione Blumarine primavera/estate 2011 è un abito lungo in voile di seta stampata animalier indossato dalla cantante attrice Jennifer Lopez.
Ecco un esempio in cui il confronto con la passerella gioca a favore della star. Non abbiamo modo di verificarlo, ma sembrerebbe che la star abbia preferito un adattamento personale dell’abito che appare semplificato rispetto a quello della sfilata. Il tema animalier, caro a Blumarine ma oramai troppo utilizzato, appare pesante nell’abito originale, mentre in quello da palcoscenico risulta appropriato all’immagine di bellezza un po’ selvaggia che l’attrice ha voluto costruirsi per l’occasione. Opportuna la cintura in vita, gli orecchini e i tanti bracciali. Anche per lei abbiamo un suggerimento: avremmo lasciato da parte gli anelli; in questo modo sarebbe stata veramente bella ed elegante.