Buona prova dei finalisti di WHO IS ON NEXT?
Avrà trovato AltaRomAltamoda la sua identità affermandosi definitivamente e differenziandosi da Milano e Firenze? Pensiamo di sì. Se Milano è il pret a porter e Firenze è l’uomo, nell’universo della moda l’anima di Roma può essere lo scouting dei nuovi talenti del Made in Italy: le presentazioni delle collezioni abbigliamento e accessori dei 12 finalisti del concorso Who is on Next? sembrano rispondere in questa linea. Ideato e realizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia il concorso, alla sua VIII edizione donna, sarà certamente un trampolino di lancio per i designer e stilisti che, se pur alcuni di origine e formazione non italiana, hanno scelto una produzione Made in Italy.
Qualificatissima la giuria internazionale; decisamente prestigiosa, composta da personaggi importanti provenienti dal mondo della comunicazione, della distribuzione e dell’industria di settore: Franca Sozzani (Editor in Chief Vogue Italia), Terron Schaefer (Executive vice president and chief creative officer at Saks Fifth Avenue’s ), Sally Singer (Editor of T:The New York Times Magazine), Suzy Menkes (Head fashion reporter and Editor for the International Herald Tribune), Giuseppe Angiolini (Camera Italiana President and owner of Sugar Shop Arezzo), Deanna Ferretti (Owner of Modateca Deanna), Tiziana Cardini (Fashion Director La Rinascente), Averyl Oates (Director Luxup), Floriane de Saint Pierre (Founder and President of Floriane De Saint Pierre), Simonetta Gianfelici (Talent Scout Altaroma), Beppe Modenese (Honorary President Camera Nazionale della Moda Italiana), Roberta Valentini (Owner of Penelope Store in Brescia), Sara Maino (Senior Editor Vogue Italia &Vogue Talents).
Intressanti gli sponsor: Alcantara S.p.A., azienda all’avanguardia per le lavorazioni e la sostenibilità ambientale che invita i giovani stilisti ad applicare la loro creatività a un materiale innovativo, realizzando capi e accessori proprio per il concorso; yoox.com, lo store virtuale di moda e design multi-brand leader nel mondo, che in qualità di online retail & media partner darà al vincitore la possibilità di presentare in tutto il mondo, in esclusiva su yoox.com, una preview della collezione Primavera/Estate 2013.
Ma andiamo ai finalisti e ai vincitori
Per il pret a porter è risultato vincitore MARCOBOLOGNA by Marco Giugliano e Nicolò Bologna che dopo aver creato le loro collezioni di gioielli, nel 2011 realizzano la loro prima collezione di abbigliamento con una capsule di Tshirt in seta con macro stampe gioiello. Una collezione effervescente , colorata, tessuti con stampe oleografiche, dove si mescolano fenicotteri. coppe e diamanti; pistole e riquadri di fiori e coralli. T-shirt rigorosamente nere ma tempestate di pietre colorate sulla manica quasi a ricordare le strisce colorate dell’abbigliamento sportivo. Meno interessante ci è sembrato l’abito presentato con il materiale Alcantara: abitino corto verde acido profili neri con un grosso diamante disegnato sul corpino.
Negli accessori la giuria ha salomonicamente scelto tre vincitori. Per la collezione borse Giancarlo Petriglia e a pari merito per le scarpe Charline de Luca e Conspiracy disegnata da Gianluca Tamburini.
Charline De Luca by Carlotta De Luca, romana, laurea in architettura a New York. La sua esperienza come architetto nella storica romana Fendi la appassiona a tal punto, da indurla a studiare Shoe Design presso la Central Saint Martins College di Londra. Nel 2011 crea la sua prima collezione che si distingue per l’attenzione assoluta sulla struttura e sulle forme. La collezione presentata per il concorso si caratterizza per le geometrie pure, autentiche architetture da indossare, lineari e rigorosi nella loro precisa identità.
Conspiracy by Gianluca Tamburini. L’azienda nasce nel 2010 e si identifica con un prodotto che coniuga tecnologia, artigianalità e moda. Il suo progetto è realizzare gioielli calzabili, interpretando il lusso e l’esclusività del terzo millennio.L’attuale collezione presenta ricami preziosi, gemme che ornano le tomaie, i castoni, incisioni. Tutto contribuisce ad arricchire li pezzi dotandoli di consistenza scultorea. Al di là del fatto che possano risultare eccessivamente cariche di elementi, bisogna riconoscere al designer una alta capacità architettonica.
Interessanti quindi ognuno dei 12 finalisti che rivelano buona esperienza, tutti hanno alle spalle lavoro accanto a nomi prestigiosi; ma principalmente e così lo ha rilevato la giuria, tutti vogliono cimentarsi su un percorso personale, lasciare le strade già percorse, puntare su una ispirazione tutta personale. Ciò non toglie che non si possano riconoscere suggestioni dalle grandi firme. Come il cerchio – figura geometrica così usata da F. Sarli- delle creazioni di Mario Chiarella per una linea avvolgente, accanto al lavori di origami segno caratteristico di questa collezione. E’ anche interessante constatare il fatto che abbiano coinciso nel costruire abiti bicolori o con intarsi di tessuti diversi o di colori diversi. Ma bisogna anche riconoscere che in tutti si nota un lavoro attento e appassionato sartoriale come Andrés Caballero per San Andrés crea le sue collezioni in maniera sartoriale scegliendo tessuti e lavorandoli direttamente sul manichino: una tendenza –sotto la scuola di Madame Vionnet- che abbiamo notato nelle nuove generazioni di stilisti.
Se aiutate i giovani talenti perchè poi prendete chi è ormai affermato ed ha già delle produzioni in atto?????
Dovreste aiutare chi conosciuto non è ed ha le doti tecniche e artistiche e non….le conoscenze di settore.
Scusate ma io proponevo secondo me un materiale innovativo abbastanza valido ed una lunga gavetta di chi ha vissuto questo settore in prima linea, ma non è contato granchè perchè non ero nè straniera, nè titolata, nè conosciuta e con tanto di curriculum….scusate ma non ho visto tutto sto talento!!!
carissima i concorsi sono di varie tipologie, questo in concreto si rivolge a persone che hanno già una esperienza, ma ho notizie di altri che si rivolgono proprio a chi è all’inizio del percorso…