Applausi a scena aperta per Curiel Couture
Sulla passerella di AltaRoma, per Curiel Couture, sfilano riflessi invernali, creazioni che sembrano fatte di neve fra tinte ghiaccio, bianchi siderali e differenti toni di argento, ricami intricati e cristalli preziosi. Non mancano tinte più calde e profonde, che ricordano invece, i bagliori d’autunno: bronzo e oro, marrone e viola, rosso rubino che sfuma nei toni più accesi del fuchsia. Raffaella Curiel ha così introdotto, l’ispirazione alla base della collezione haute couture proposta per l’autunno-inverno 2012-2013: «Mi è stato donato un giorno un meraviglioso libro,“Le cèdre du Liban” di Désirée Sadek, e sono rimasta affascinata dalle immagini straordinarie dei cedri del Libano d’inverno. Ne ho rapito le luci, le forme dei rami che ho fatto stampare su soffici rasi, su impalpabili mousseline o ricamare su finissimi tulli. La neve è simbolo di pace, d’infiniti silenzi, di serenità ed è ciò che auguro a tutti voi».
Sulla passerella della Sala Lancisi di Santo Spirito in Sassia sfila una collezione eclettica che unisce la visione di un lusso sussurrato e la capacità di stupire per ricchezza e tecniche di lavorazione, mantenendo sempre e comunque grande eleganza e vestibilità. In primo piano abbinamenti innovativi come il trench doubleface, con stampa pitone e color aragosta, indossato su gonna in camoscio intrecciato e ricamato, sopra una blusa in chiffon. Il giubbotto di lana cloqué, che ricorda la pelle di coccodrillo, è accompagnato a una gonna-kilt di visone nero, alla blusa di jersey black con bottoni gioiello in smalto di diverse dimensioni. D’altro canto, conquistano la passerella completi composti da abito e mantello che fanno tanto “jolie madame”: flanella grigia, jersey a spina di pesce, cashmire con applicazioni di breitschwanz, si sovrappongono ad abiti in raso stampato.
I tailleurs, particolarmente coerenti con lo stile della maison, sono in tweed con ricami all’inglese a punto pieno. Le linee vengono ingentilite da colli in velluto, bordati di trims o di pied de poule a rombi. Giacche e pantaloni sono in principe di Galles con lane chevrons mischiate insieme. L’ispirazione di taglio maschile dialoga con la più profonda femminilità. Gli abiti “curiellini”, pensati per vestire la sera, sono costruiti con pieghe romane che lasciano intravedere piccole trasparenze in crêpe e in georgette. Il velluto sposa applicazioni in pizzo macramé. Il modo che la signora Curiel ha, di drappeggiare le gonne, suggerisce un effetto particolarmente sensuale. Gli orli si fanno irregolari, sono ripresi quindi lasciati. Non mancano costruzioni a pieghe sbieche ed asimmetriche che si ispirano agli anni ’50
A proposito di “dettagli”, pizzi, ricami e leggeri inserti in tulle, fra il rosa antico e il nero, suggeriscono il dictat di un romanticismo senza tempo. Gli scolli sono per lo più diritti, le spalle di mantelli e giacche sono appena accennate ma leggermente arrotondate verso le maniche. Le vite segnate armonizzano con i fianchi evidenziati e a baschina. Il verde e il grigio regnano sovrani e dialogano con l’intensità del blu avio. Le stampe richiamano foglie e rami innevati, con qualche riferimento al pittore D’Orazio e ai disegni Afghani. Cappelli a tesa larga e velette completano il quadro. Il guanto si fa accessorio immancabile nella versione da giorno o da sera, al polso o lungo al gomito, abbracciando una gamma articolata di colori e di materiali che vanno dalla pelle al tulle.
La collezione, presentata l’8 luglio, è stata accolta dal pubblico con estremo favore. In prima fila ad applaudire la presentazione dell’autunno-inverno di Curiel Couture c’era la signora Clio Napolitano assieme al Presidente di AltaRoma Silvia Venturini Fendi e al Vicepresidente Valeria Mangani.