Forme e colori della natura nell’Haute Couture di Nino Lettieri
La donna di Nino Lettieri si veste, per la primavera/estate 2013, delle forme e dei colori della natura. Trenta outfits, rigorosamente realizzati a mano e dalle linee essenziali, hanno sfilato sulla passerella del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, in occasione dell’edizione appena conclusa di AltaRoma, seducendo la platea con le loro forme fluide, fluttuanti e animate dal soffio dei venti di una foresta primordiale che compare stilizzata sugli abiti e negli accessori, grazie alla morbidezza e all’uso di tessuti eterei come lo chiffon, l’organza, il raso satin. Il verde smeraldo, colore simbolo del 2013, domina la collezione associato allo spirito fondamentale del bianco e del nero, colori non colori tanto amati dallo stilista partenopeo. Leitmotiv, nelle diverse creazioni che si differenziano per la gamma di lunghezze e di rappresentazioni stilistiche, è la foglia della Monstera, pianta rampicante e sempreverde della foresta pluviale amazzonica, che diviene segno di riconoscimento della maison per la prossima stagione calda. Il progetto stilistico abbraccia l’impegno sociale, per una moda che sia anche etica; la collezione lancia un monito per la salvaguardia e la tutela dell’ecosistema più ricco al mondo di biodiversità. L’eleganza sposa un tributo rivolto alla Madre Terra, si fa interprete di un’attenzione che diviene sempre più necessaria.
La Monstera rivela la sua doppia natura selvatica e ornamentale, è declinata in stile haute couture, dipinta, stampata o ricamata con grandi paillettes su mini abiti o abiti da sera contraddistinti da un’attenta ricerca sartoriale. La silhoutte della pianta compare persino sui sandali realizzati da Luigi Iovino, ideati in raso di seta e paillettes, ottenuta con una particolare tecnica di lavorazione al laser o sui bijouxs creati per l’appuntamento romano da Wood&Co. sotto forma di foglie nere, bianche e trasparenti, pure sculture in plexiglas impreziosite da pietre Swarovski. La Mostera non può mancare persino nel gran finale, ispirando i ricami che coprono la candida e trasparente campana di organza dell’abito da sposa firmato Nino Lettieri.
La collezione dell’Atelier Lettieri porta in passerella un’interessante alternanza fra vuoti e pieni: da una parte i ricami e i tessuti traforati, dall’altra l’escalation che dalle stoffe opache, attraverso i bagliori dei tessuti lucidi, giunge alla trasparenza. La vita è appena accennata o ignorata dall’eleganza dei tagli in Stile impero restituendo un neoclassicismo che non ha bisogno di grandi artifici per farsi notare. La pulizia delle linee è avvalorata dagli scolli a V che scendono ad evidenziare con garbo il decolleté o la schiena. In alternativa i tagli delle scollature sono diritti, comunque minimal. Balze di tessuto in sovrapposizione si alternato a piccole pieghe che, sprigionandosi come raggi appena accennati, delimitando il punto focale di ciascuna creazione. Morbidezza, dinamismo e una raffinata portabilità sembrano essere le parole d’ordine della collezione. La “lussureggiante” capacità di imporsi all’attenzione, delle decorazioni e dei dettagli, si sposa bene con le scelte stilistiche, in termini di movimento, lunghezze ed essenzialità del taglio sartoriale.