La “dimensione” dei gioielli di Gianni De Benedittis
Gianni de Benedittis ancora in collaborazione con Guilermo Mariotto per stupire insieme con i loro voli creativi.
Mariotto crea per Gattinoni PE 2013 una collezione che ha intitolato “ La quarta dimensione”: il punto di arrivo dopo una esplorazione nella realtà virtuale, in un laboratorio 3D dove si tagliano e cuciono materiali apparenti, si panneggiano tessuti inesistenti. Ma questo è un mondo che non soddisfa la moda: ed ecco la “quarta dimensione”. Riportare nel mondo reale il “sogno” nato in laboratorio, ricreare nella realtà, visibili e palpabili, le illusioni virtuali: trasformare in arte ciò che inizialmente è solo tecnica. Non ha pudore Mariotto a citare una frase di San Francesco d’Assisi che segnala la differenza tutta interiore tra fare e creare: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, la sua testa e il suo cuore è un artista”.
Dove si colloca la collezione di Gianni De Benedittis in questo percorso in modo che sia un degno corollario al sogno di Mariotto?
La “quarta dimensione” di Gianni è il mondo, anzi il tempo delle fiabe. Per la collezione P/E 2013 Alta Moda della Maison Gattinoni ha disegnato e una nuova linea di gioielli che ha chiamato Scacco al Re. Come non ripensare al mondo di Alice e alla famosa partita a scacchi. Allora non siamo solo in un mondo di fiaba, siamo in un mondo “reale”, ma capovolto. Ed effettivamente la collezione di Gianni fa pensare a due prospettive diverse.
Da una parte il mondo capovolto dove oggetti poveri, prosaici diventano preziosi gioielli di grande impatto: il Piegaciglia con un diamante nero di tre carati, il Bag Holder per cani, il ciondolo e l’anello per contenere la sigaretta elettronica.
A questo modo di esprimere la sua capacità creativa il designer pugliese ci ha già abituato con tante sue precedenti collezioni dai titoli espressivi di una concezione del gioiello che va al di là dell’ovvio: OGM (Oggetti Geneticamente Modificati); Segnali di lusso; Sfere Armillari,Fugadafermo. Il gioiello diventa nella fantasia e nella reale creazione di Gianni De Benedittis non un oggetto statico, ma un adorno dinamico che si carica del dinamismo dell’utensile che lo ispira –ricordiamo l’anello ventilatore o l’anello scotch- o un adorno con il quale esprimere concetti e sentimenti. Nella collezione Segnali di lusso, segnali stradali diventati gioielli, lo stop comunica “non sono disponibile” ad un nuovo impegno affettivo. In questo filone del gioiello dinamico, a nostro parere, la sua migliore collezione è stata Sfere Armillari dove il movimento ispiratore era quello degli astri.
Dall’altra il mondo delle fiabe, un mondo forse nuovo per il designer orafo.
Oggetti simbolo delle fiabe infantili diventano anelli: la Scarpetta di Cenerentola in oro bianco e diamanti sul soffice cuscino di oro giallo, la fantastica Carrozza a forma di zucca e il Magico trono del re. Tutti eseguiti nelle varie cromìe dell’oro e ricoperti di diamanti. Accanto ad essi creazioni che esprimono un mondo principesco bracciali e rigidi choker in argento e oro, con elementi lavorati a traforo e full pavé di ametiste e quarzi dalle varie e intense tonalità, o morbide sciarpe gioiello lavorate all’uncinetto con filo d’argento.