I gioielli di Gaia Caramazza protagonisti alla 38° edizione di OROAREZZO
Grande soddisfazione per la jewelry designer Gaia Caramazza con la sua partecipazione alla 38° edizione di OROAREZZO (6-9 maggio 2017), la Mostra Internazionale dell’Oreficeria, Argenteria e Gioielleria di Arezzo che da anni contribuisce alla valorizzazione e alla promozione dell’eccellenza orafa italiana nel mondo. “OROAREZZO – ha dichiarato-, ha rappresentato per me una grande occasione di confronto, sia riguardo l’aspetto creativo, con la partecipazione al “Concorso Premiere” per il quale ho realizzato un bracciale esclusivo in bronzo dove predomina una pietra di calcite, che per il lancio a livello internazionale del mio core business”.Presente per la prima volta alla manifestazione ha attirato l’attenzione di molti buyer nazionali ed internazionali, con i quali ha instaurato rapporti commerciali per la diffusione delle sue collezioni in Svezia, Russia e Cina. Di fatto OROAREZZO è orientato al business, grazie alla presenza di buyers provenienti dalle principali aree di sbocco del Made in Italy. Ma non solo, il Concorso Première premia ogni anno i migliori gioielli votati da una giuria composta da operatori ed esperti della gioielleria, moda e comunicazione, a cui appunto ha partecipato Gaia Caramazza.
La designer, titolare del brand GAIA Italian Handmande Jewellery, dopo aver, terminati gli studi all’Accademia di Arti Orafe di Roma,ha intrapreso la professione di jewelry designer nel 2012. Le prime collaborazioni la vedono protagonista in progetti legati alla moda con lo studio e la produzione di abiti gioiello. Gli anni successivi hanno rappresentato il momento dell’affermazione. Numerose sono state infatti le apparizioni dei gioielli GAIA durante alcune trasmissioni televisive.. Dal 2016 è presente stabilmente agli eventi di ALTAROMA, dove nel gennaio 2016 ha presentato con successo l’anello Triplum una forma estetica nuova e unica, molto decorativa, dal vago sentore orientale; un modo inedito di ripensare il gioiello: l’anello come ornamento assoluto, tre pietre su tre punte che avvolgono la mano
Gli accenti orientali si ripetono spesso nelle collezioni del brand GAIA. Una libera interpretazione dei motivi dell’arte indonesiana si legge nella collezione Balì; tutto il fascino dello stile orientale è trasfuso nella collezione Dragon: il drago incarnazione dello Yang, il Bene, lo Spirito Fecondo, cinge la perla, seme di rinascita e nuova luce; le atmosfere magiche de “Le mille e una notte”, donano un tocco esotico e misterioso ai gioielli Sharahzade. Legate al passato, invece, la collezione Musiva ispirata all’arte del mosaico; e Petra. In piena innovazione si muovono Champagne, tante bollicine che donano allegria ai momenti importanti in cui il gioiello è indossato; e Unique un modo nuovo di indossare l’orecchino, progettato per circondare il lobo; e infine Triplum l’anello a tre punte.
Tutti i gioielli del brand sono realizzati con al tecnica di fusione a cera persa e rifinitura a banchetto. Una tecnica di lavorazione complessa:il designer costruisce con la cera da modellazione il modello originale, crea i castoni per le pietre, rifinisce il tutto e lo prepara per la fusione in metallo;una volta fuso in metallo, ogni gioiello dovrà essere rifinito a banchetto, limato, traforato, saldato, e saranno incastonate o incassate le pietre, se sono previste. Il gioiello a cera persa è una piccola scultura unica e originale: chi la utilizza è veramente un jewelry designer, come Gaia Caramazza.