Occhio di pernice
Negli anni “˜40 spopolava nei guardaroba maschili su giacche e paltò e da allora è diventato un classico: è il tessuto di lana pettinato la cui puntinatura chiara su fondo scuro crea un disegno che ricorda il piccolo occhio dell’uccello, da cui la moda ha mutuato l’espressione.
L’effetto di irregolarità cromatica si ottiene con l’armatura a T alternando in trama e ordito due fili chiari con due scuri. Questo tessuto viente utilizzato soprattutto per confezionare capispalla e più in generale viene scelto per un abbigliamento classico, da lavoro, in alternativa alla grisaglia (il tessuto pettinato, di lana leggera, usato abitualmente per completi maschili, ma interpretato anche in versione femminile). Negli anni ’70 l’azienda di moda Borbonese lancia la nuova texture OP (occhio di pernice, appunto) per le borse: la particolare lavorazione applicata alla pelle d’agnello, ne mette in risalto la trama, creando l’ effetto micro-maculato che è oggi il simbolo dell’azienda torinese.