“A tribute to Italy” da Alberta Ferretti
“Come sempre con la mia donna cerco di raccontare la contemporaneità e – oggi più che mai – credo che noi tutte abbiamo bisogno di ricominciare a sognare. Forse ci saranno meno occasioni per indossare un abito da sera, ma rimane la voglia di sentirsi speciali e di distinguersi, anche nella vita di tutti i giorni. Per questo ho lavorato molto sul daywear, con l’intento di pensare al futuro e di rileggerlo attraverso i miei codici: eleganza e femminilità, con un tocco di romanticismo”.
Cosi Alberta Ferretti descrive la collezione resort presentata con un video virtuale durante la prima edizione di “Milano Digital Fashion Week”.
La collezione sembra consolidare -complice forse la pandemia che stiamo ancora vivendo- un percorso intrapreso dalla stilista qualche stagione fa. Si tratta di un processo di semplificazione della sua cifra stilistica che la sta portando ad attenuare quella estetica talvolta ridondante che ha caratterizzato le sue creazioni e a smorzare la nota romantica così peculiare nelle sue creazioni: elementi questi che d’altra parte la hanno reso famosa e stilista amata nel mondo dello spettacolo.
Abbiamo già espresso la nostra opinione sul video, che risulta banale nella strutturazione del racconto e delle immagini, così come nella scelta dei luoghi, poco originali -diremmo da manuale, facilmente riconoscibili da un turista di media cultura-, che devono rappresentare un tributo alla bella Italia. Questa impostazione permette, a buon conto, di valutare con molta facilità – non è necessario sforzarsi per riconoscere i luoghi- il lavoro della stilista, essendo i capi totalmente sovrapposti e in primo piano rispetto alle immagini delle piazze ed edifici delle città, Milano, Napoli, Roma, Venezia.
Per quanto riguarda la collezione, le forme sono pulite, rigorose nelle giacche dei tailleur pantalone dai colori decisi fuxia o celeste e soprabiti da portare con disinvoltura in Galleria, accanto ad accostamenti audaci arancio e fuxia sullo sfondo del Duomo di Milano.
Il daywear trova la sua ambientazione negli scorci più svariati delle città proprio a significarne la vestibilità. Pantalone bianco, t-shirt bianca con righe blu, giacca celeste carico; pantalone denim colorato in blu con maglione tricot morbido disegno ad onde blu, accessori di un blu intenso parrebbero fotografati su un molo.
Il denim è ben ambientato a Milano con il suo effetto used grazie a tecniche di tintura e lavaggio, oppure trattato con lavorazione a laser che riproduce la stampa a fiori degli abiti. Lo chemisier stampato in toni delicati si porta bene a piazza Navona, il tailleur rosso con la giacca effetto bomber è adatto per intraprendere un viaggio a partire Milano dalla stazione Centrale.
Gli abiti da sera vengono accolti da Roma, e qui ritroviamo lo stile Alberta Ferretti, abiti romantici, in stoffe leggere drappeggiate, l’effetto chandelier delle frange. Trinità dei Monti e Via della Conciliazione in notturno risaltano bene le due creazioni che riteniamo più significative specialmente quella in macramè; il Tempio di Agrippa è ben intonato ad una abito lungo stampato di sapore vintage e Fontana di Trevi e l’altare della Patria sublimano il tubino e il soprabiti in tessuto con frange in rafia; la rudezza di Castel Sant’Angelo contrasta magnificamente con la leggerezza dello chiffon e pizzo di una abito corto fuxia, mentre ammorbidito dalle luci notturne accompagna un abito lungo blu notte in chiffon doppiato dalla line purissima arricchito da applicazioni in tinta.
Non dimentichiamo però le stampe in blu tanto di abiti lunghi che di un soprabito da sera forse preparati per essere presenti al Lido durante il Festival del Cinema a Venezia.
In definitiva una collezione resort con charme, romantica, femminile che piacerà, anche perché adatta per il suo sobrio lusso, ai tempi particolari che stiamo vivendo.