Il Glamour di Chiara Boni
Si percepiva grande attesa al fashion show della collezione P/E 2024 di Chiara Boni con la sua linea La petite Robe: dopo diverse stagioni a New York la stilista fiorentina tornava a sfilare a Milano. La collezione certamente non ha deluso, ma non ha entusiasmato. Ci è parsa ripetitiva e ci saremmo aspettati una rentrée di maggiore impatto che potesse conquistare per lei, tanto apprezzata e scelta dalle star e dalle clienti statunitense, anche il pubblico della fashion week milanese diventata nel frattempo decisamente molto internazionale.
Una collezione iper-glamour che non rinuncia al confort. Da una parte la silhouette fasciante dell’abito esalta la figura femminile; i materiali stretch dall’altro, grazie anche al drappeggio, la liberano da rigidezza, dandole quel tanto di dinamicità che le permettono di mantenere un look elegante e raffinato. Tutto ciò ci ricorda -e possiamo ben applicarlo a pensiero della nostra stilista-, quanto asseriva la costumista Edith Head vincitrice di molti Oscar: “Un abito dovrebbe essere stretto abbastanza per mostrare che sei una donna e sufficientemente morbido da provare che sei una signora.”
Nessuna concessione alle originalità del cattivo gusto, anche se giudichiamo negativamente il vezzo di disegnare, con tessuto di colore diverso, un cerchio nudo sull’addome di alcuni outfit, che lasciano in luce al centro l’ombelico. Ci è sembrato che questo escamotage spezzasse inutilmente la silhouette dell’abito invece di aggiungergli valore.
Tutta la collezione è in lungo; pochi gli orli al polpaccio; corto solo un tailleur color pistacchio dove l‘orlo della giacca coincide con l’orlo di un micro-short e un abitino a stampa.
Non solo abiti, ma anche completi in stile pigiama con stessuti di stampe diverse; con max maniche che il tessuto leggero movimenta dando morbidezza e dinamicità, ma anche un po’ di ingombro data l’eccessiva lunghezza. Di effetto i due abiti che chiudono la sfilata – uno la ha anche aperto con Drusilla Foer- in blu notte corredati da una cappa molto scenografica dello stesso tessuto e colore.
Interessanti le stampe a zebra o a macchie di giaguaro che rivelano l’ispirazione esotica della collezione spesso corredata da turbanti dello stesso tessuto; più classiche le personali interpretazioni grafiche dei tradizionali motivi di stampe per cravatte.
I colori sono decisi, saturi, tendono al verde, al lime, all’arancio, all’oro, al blu notte, al nero anche lucido.
I tessuti sono particolarmente importanti per l’esito della intera collezione, come abbiamo detto permettono un confort unico agli abiti più aderenti. Sono nuovi tessuti jersey, morbidissimi e leggermente contenitivi; raso ultraleggero; taffetà per gli abiti e le cappe di chiusura.
Orecchini a grandi cerchi rappresentano il filo conduttore unico che lega tra di loro tutti gli outfit, mentre mini-bag con maxi perline che ricreano le stampe colorate della collezione completano alcune uscite.