Capucci: questione di stile n° 3
Da La Redazione
1956
Viaggi, visioni tranquille della natura, colori sempre nuovi, distensione, riflessione, godimento artistico, nuove conoscenze ed esperienze di culture diverse; insomma emozioni mai provate prima e tante fonti di nuova ricchezza interiori. Questa può essere l’estate ormai alle porte.
Arriva allora al momento giusto la terza Questione di Stile che ci pone il Maestro Roberto Capucci, per farci riflettere sul legame tra fonti di ispirazione e creatività; ma anche per dar vita ad un dialogo che può arricchire ognuno di nuove esperienze creative.
[Le foto degli abiti sono tratte dal sito della Fondazione Roberto Capucci]
aspettavo questa terza questione di stile. Il tema della creatività è molto interessante e mi piacerebbe conoscere tante opinioni. Mi chiedo, si può coltivare la creatività ? Penso che anche per chi non è un artista di “nascita”, ma solo persona con una buona capacità progettuale, (base naturale della creatività e dotazione di base di tutte le persone) la possibilità di coltivare e sviluppare la creatività sia condenzata negli gli stimoli di cui parla il maestro. Oltre a cercare le fonti di ispirazioni poi, mi sembra essenziale, trattenere nella propia interiorità le emozioni che le esperienze suscitano. In questo identifico un elemento che integra la maggiore sensibilità che le persone creative posseggono; i non creativi non sanno conservare le emozioni nel silenzio della propria interiorità , magari cancellano una emozione con una più forte e poi ancora un’altra, ma senza concedersi quel momento di riflessione così importante per poterle assaporare e ricordare. Trattenerle nella mente dice il maestro, questo è essenziale perchè poi possano le e mozioni si possano trasformare in idee creative.
E’ molto interessante il tema dell’ispirazione. Sono pienamente d’accordo con il maestro Roberto Capucci, il quale da molto tempo ammiro per i bellissimi abiti scultura e per il ruolo di Artista del tessuto che si pone al di fuori degli schemi e delle costrizioni commerciali del pret-a-porter.Per me l’ispirazione può nascere da qualsiasi cosa BELLA ci circondi, l’arte, la poesia,la musica, la natura (fonte inasauribile), un viaggio, una figura o un accostamento di colori visti in una fotografia, tutto ciò che fa nascere in noi un’emozione abbastanza forte da voler tenerla dentro. Poi quell’emozione ci “costringe” ad esprimerci, deve uscire, si deve materializzare… pena: frustrazione e perdita dell’occasione di fare qualcosa di bello con le nostre mani.
La mia fonte di ispirazione? Le EMOZIONI.
Le emozioni che nascono quando meno te le aspetti e dagli ambiti più disparati. Sono loro a creare l’ispirazione che guida la mia mano.
la mia fonte principale e’ un libro di herman hesse “FAVOLA D’AMORE”poi nelle mie ricerche mi sono identificata nel modo di pensare del maestro “eleganza e’ distinguersi dagli altri”questo pensiero mi ha spinto ha continuare sempre seguendo il mio istinto e il mio stile molto eccentrico…..
Molti stilisti dovrebbero guardare a lei che ha creato abiti stupendi, per principesse, dive. Si nota tutta la bellezza, e anche l’ispirazione dalla natura, dall’arte, dall’architettura. Non è così facile saper valorizzare la natura e la bellezza come fa lei, riproponendola sempre e comunque.
Le fonti di ispirazione sono fondamentali e quando c’è talento, raggiungono vette di perfezione come nel caso delle sue creazioni.
E’ difficilissimo trasformare le emozioni in capolavori.
Viaggiare, viaggiare……..
Viaggiare con la mente, viaggiare con il cuore, viaggiare con gli occhi……..
Ogni viaggio è una nuova scoperta, una nuova cultura che ti entra dentro che ti gira nel cervello, che mangi con gli occhi, che respiri con l’anima, che ti invade il corpo.
Non sai perché ma rimane lì dentro di te……. E poi all’improvviso esce fuori da te…. E la riconosci. La riconosci nel segno della matita, nella corposità di un tessuto, in quella particolare tonalità di colore……. È lei….. ha lo stesso sapore, lo stesso odore, lo stesso colore di quel viaggio….. o di tanti viaggi messi insieme.
La creatività ce l’hai già nel cervello, ma assume spessore solo se alimentata di arte, di storia, di natura, di culture diverse, di esperienze, di viaggi, di emozioni, di vita vissuta intensamente assaporando ogni cosa, di gesti di sorrisi, di immagini.
Assomiglia a quei prismi pieni di vetrini colorati con tanti piccoli specchi intorno……… tu giri giri……. Ed ogni volta si crea un disegno diverso…… le pietruzze sono sempre le stesse, ma cambiando posizione ti regalano emozioni diverse, colori diversi, forme diverse.
Ogni sassolino che entra dentro di te…….. ti regala mille e mille colori e forme ed emozioni, che poi ritornano nella tua arte.
Il Maestro conosce bene questa Arte.
Grazie di mostrarcela ogni volta.