Tendenze primavera-estate05: voglia di essere se stesse
A riassumere le tendenze della primavera estate 2005 sembrerebbe che non c’è pericolo di non trovare in commercio ciò che fa per ognuna di noi. Il ventaglio è amplissimo, le proposte molteplici e spesso contrastanti.
Lo stile etnico ha trionfato in tutte le sfilate. Il minimalismo convive con un nuovo massimalismo. Tutti i colori vanno bene; e gli stampati sono svariatissimi. Ma la grande novità sono la gonna e l’abito fluido.
Riappropriarsi del sè, essere se stessi, non lasciare agli altri il compito di dire chi siamo. Raccontare la nostra storia attraverso ciò che indossiamo. Vestirsi, non travestirsi. Abbandonare la tirannia del total look. Servirsi della moda per vestire il corpo, ma anche per dire la propria personalità, dichiarare il proprio senso estetico, evidenziare il personale stile di vita. Creare, in definitiva, una moda tutta personale.
Sarà possibile tutto ciò? A riassumere le tendenze della primavera estate 2005 sembrerebbe proprio di sì. Il ventaglio è così ampio che non c’è pericolo di non trovare in commercio ciò che fa per ognuna di noi. L’importante è la capacità di scegliere e, forti del nostro essere, sfoggiare la propria autonomia nel vestire; creare il proprio look; fare personalmente tendenza.
Proprio perché le proposte sono molteplici e spesso contrastanti non è inutile ricordare che bisogna scegliere, tra ciò che il mercato ci offre, applicando senso estetico, gusto, stile, buon senso e molto senso critico di se stesse.
Tra quali stili e quali capi possiamo scegliere?
Lo stile etnico ha trionfato in tutte le sfilate.
I richiami sono alle tradizioni orientali indiane, giapponesi o cinesi, specialmente nei tessuti e nei ricami. Ma anche alle piccole etnie come gli abiti del popolo rom presentati a Roma da Romeo Gigli. Anche l’Africa è presente. Dal Marocco all’Africa del popolo Masai.
Ma l’ispirazione viene anche dalle romantiche icone degli anni ’50. Abiti bon ton, gonna sotto il ginocchio ampia, a ruota.
Antonio Marras ci ha regalato per Trend Le Copains anche un bel costume intero dai toni corallo.
Inspiegabilmente perdura il maculato.
Lo stile minimalista convive con un nuovo massimalismo, fatto di decori fastosi, tessuti importanti come le sete e i broccati.
La punta estrema di questa convivenza sta nel connubio Denim and Diamonds voluto per Altaroma nelle sfilate di gennaio: il jeans impreziosito da cristalli o da ricami importanti.
Il raso, il taffetà o lo shantung soddisfano il nostro desiderio di semplicità nella linea, ma di preziosità nell’effetto. Se amiamo il mare c’è tutta una linea di sapore hawaiano nei colori, negli stampati e nelle fogge. Ma possiamo anche scegliere – nello stile country – candide camicette con smerli e ricami ton sur ton, e,….. sorpresa, riscoprire il tradizionalissimo sangallo sempre bianco. Se ci piacciono gli stampati abbiamo l’imbarazzo della scelta: fiori coloratissimi enormi o piccoli, tropicali o nostrani; foglie di sapore africano verdi o del colore del deserto.
Per i colori tutti i gusti sono rispettati: tinte forti o pastello, va tutto bene; il verde nei toni chiari sarà il colore del futuro più prossimo; senza tralasciare il bianco non solo nelle camicie, ma anche negli abiti da sera.
Una tendenza emerge: i toni rosa o dorati simili al colore dell’epidermide.
Ma la grande novità sono la gonna e l’abito fluido.
I pantaloni sono quasi assenti, eccetto i jeans decoratissimi. La lunghezza della gonna è sotto il ginocchio, l’orlo è ondeggiante. L’abito è poco aderente, deve scivolare sul corpo anche grazie al tessuto.
Ultima notazione: la giacca è prevalentemente corta.