Yohji Yamamoto matita per Dainese
La casa vicentina specializzata nell’abbigliamento tecnico per centauri rafforza la vena fashion con capi disegnati dallo stilista giapponese Yohji Yamamoto. L’ultima collezione, che ha debuttato l’11 Luglio, è stata anche l’occasione per presentare l’avveniristica sede, monolite incastonato nelle campagne vicentine e progettato per dare attraverso giochi di luce il massimo risalto ai modelli esposti.
A guardare bene, la vena fashion c’era dalle origini.
Nel 1973, debutto in Fiera a Milano un anno dopo la nascita del marchio, Dainese propone per la prima volta un biker in versione full-color, abbandonando le tute nere fino ad allora imperanti per dare spazio a arancioni, viola, verdi e rossi decisi. Lo scopo non è solo pittorico ma tecnico: è evidente come un centauro di rosso vestito sia maggiormente visibile rispetto a un collega in black.
Ora la storia si ripete, mentre la ricerca sulla sicurezza prosegue con gusci protettivi e materiali anti-urto per schiene, ginocchia e braccia dei motociclisti in breve tempo estesi alla pratica di altri sport dinamici come sci, snowboard, kite-surf e mountain bike.
L’ultima collezione infatti, curata dall’art director della casa vicentina Renato Montager, vede proseguire la collaborazione con Yohji Yamamoto, che per il “diavoletto rosso”, logo del brand, ha disegnato alcuni giubbotti.
L’ispirazione dello stilista giapponese ha preso spunto dalle tecnologie e i materiali usati per garantire la sicurezza dei centauri e ha dato vita a giubbotti dalla doppia natura, street e tecnica allo stesso tempo.
Il lancio della nuova collezione, l’11 Luglio scorso, è stata anche l’occasione per aprire alla stampa le porte della avveniristica sede Dainese, monolite incastonato nelle campagne vicentine e progettato per dare attraverso ricercati giochi di luce il massimo risalto ai modelli esposti.