Borsalino. Tra follia e lusso.
Presente alla 77° edizione di Pitti Uomo, Borsalino ci ha mostrato la nuova collezione di cappelli A/I 2010/2011. Con le sue creazioni il leggendario cappellaio italiano ci accompagna in un affascinante viaggio sulla Transiberiana, dove la tradizione decorativa Russa e Mongola diventa protagonista di queste singolari creazioni.
Ecco allora che il classico Borsalino compare in un folle patchwork di materiali e di colori: broccati di velluto miscelati a micro e macro fantasie; feltri e tessuti lavorati insieme in un gioco di incrostazioni ed intarsi, e poi versioni pregiate in pelle, in cashmere, in velluto e altri materiali preziosi o più ironicamente realizzate in pvc.
In un camouflage di forme e di colori si ritrovano i dettagli “rubati” agli abiti degli Zar, ai décor dei tappeti delle Yurte, o agli affreschi delle pareti di San Basilio.
Le ispirazioni russe le ritroviamo anche nella scelta dei colori, che ci ricordano la steppa siberiana: grigio, rubino, melanzana, cacao, tortora, verde oliva, indigo. I colori naturali della terra giocano poi con sovrapposizioni grafiche creando effetti unici.
Molto diverse le fogge e i materiali: dal classico Borsalino, in feltro con la tesa piccola, alle coppole, le bombette e i lussuosi broccati scozzesi.
Giocando con i particolari, per il lato più giovane della collezione, il marchio aggiunge accessori “Rock” in metallo ossidato, prendendo spunto dalle guarnizioni degli abiti dei popoli della steppa. Piccole borchie ornano la cinta dei cappelli in pelle nera, nuovi modelli stravaganti ed eccentrici, diventano oggetti con cui giocare. E dalla collaborazione con Emanuele Bicocchi, giovane designer di Firenze, nascono piccoli monili in argento, molto glam rock, che Borsalini porta sui cappelli, rendendo i pezzi particolarmente originali.
Infine con il progetto ECO, attento al rispetto dell’ambiente, una linea pensata per tutta la famiglia. Per questi cappelli Borsalino sceglie le tinture vegetali purea di frutti di bosco, polvere di cacao, spezie, fiori, erbe, minerali, donando ai feltri un effetto volutamente vissuto.
È ormai chiaro che il cappello non è più l’accessorio fuori moda o da usare esclusivamente come pezzo vintage. Gli stessi giovani non disdegnano certo di portarlo, anche se in modo “negligente” e fuori dagli schemi.
Anche per il prossimo autunno/inverno gli stilisti lo hanno scelto come must irrinunciabile del guardaroba: che sia sportivo o elegante, serio o stravagante, sembra donare un tocco di “eccentricità” a chi lo indossa, ma nel senso positivo!
E allora lasciamoci affascinare da queste creazioni che, citando il comunicato stampa di Borsalino, “come libri aperti, sono depositari di significati cui ognuno può attingere per la costruzione della propria identità”.