Rami Al Ali, ispirato da una zingara, veste le principesse.
Una collezione per principesse da indossare a una festa all’Alhambra, il palazzo più ricamato d’Europa. Rami Al Ali, che ha studiato Belle Arti e si sente anche un po’ un artista, ha disegnato abiti che vanno bene per le grandi occasioni. Per dare importanza ad un evento particolare: il matrimonio di un’amica, di una sorella. Per donne affascinanti e, ovviamente, magre. Gli abiti infatti fasciano la silhouette.
I colori sono tanti, dai gialli ai rossi, ai blu, azzurri, verdi, ma anche bianco, avorio e nero. In più dettagli d’oro e d’argento, paillettes, pietre preziose, e corpetti crochet, disegnati dal giovane stilista 37enne di Dubai.
Lunghi con strascichi, frange, ruches, scialli o giacche che coprono le spalle. Ogni dettaglio luccicante fa parte delle sue radici arabe. Anche se lui vuole proporre uno stile internazionale e arrivare, dopo l’Europa, ai mercati americano, russo, cinese.
“Ho studiato arte in Siria. Perché lei crede che l’arte non abbia a che fare con la moda?”
E’ simpatico, disponibile, nel back stage prima della sfilata. Nasconde bene l’emozione nel nero che indossa.
L’ispirazione è la Carmen di Bizet, infatti durante la sfilata vengono proiettate immagini di boleri, di damaschi, di donne che danzano il flamenco.
“Ho ascoltato Bizet e ho amato la figura di Carmen, la musica e la Spagna. E’ questa l’ispirazione. Ogni collezione ha un’ispirazione diversa. Aggiungo del nuovo. Ricerco una nuova tecnica, nuovi dettagli. Non mi piace copiarmi”.
“Non ho nessun modello di riferimento. Voglio restituire l’eleganza e la bellezza alle donne. Vestire principesse. Ma anche donne normali in occasioni importanti, celebrazioni, feste”.
Qual è la novità della collezione?
“I ricami crochet di un abito nero e uno verde”.
Potrebbe vestire un harem con abiti così preziosi e belli, seducenti?
“Gli harem non esistono più, da almeno un secolo”.
E’ difficile fare moda in Arabia?
“Sto lavorando. Passo dopo passo ho conquistato un’importante fetta di mercato. Soprattutto le principesse del Golfo Arabo”.
Si dice che sia un uomo importante in Arabia”¦
Dice di no. Che lui non lo sa.
Quando vede una donna elegante?
“L’eleganza non sta nell’abito, ma nel “mood”. Atteggiamento, modo di essere. Puoi vestire un bellissimo modello che vedi su Vogue e non essere per niente elegante”.
Lei crede nello stile arabo. Propone quello?
“Amo lo stile internazionale. Non l’american Style e lo stile europeo o lo stile orientale. Ma un mix. La tecnica europea, i dettagli arabi e la praticità americana”.
Perché Carmen?
“E’ una donna dal carattere forte, passionale, libero. Sa quello che vuole ed è più forte degli uomini”.
Un po’ come tutte le donne?
“Carmen è complessa, complicata. Oggi le donne sanno quello che vogliono e hanno più opportunità. Questo si riflette nelle stile”.
I suoi dettagli rendono affascinante un abito. Come fa?
“E’ la mia tradizione. L’arabesque, la cura dei dettagli, la preziosità dei tessuti, gli ornamenti”. Tutti segnali che si leggono non solo negli abiti orientali, ma in qualsiasi palazzo di ispirazione araba.
Perché ha scelto la passerella di Roma?
“Il gusto italiano è mediterraneo, molto simile al Medioriente, siamo vicini di casa”.