Il trasformismo di Moschino
Una collezione all’insegna dell’ottimismo e del revival anni ’80 quella che Rossella Jardini ha creato per Moschino. Gli abiti riecheggiano lo spirito spagnolo nelle cascate di balze rosse e nere o arancio e fucsia, come nei cappelli da Zorro che completano le mise della prossima stagione.
Tanta ironia anche nei tailleur in bouclé e tweed simil-Chanel, con giacche corte decorate da anelli e borchie dorate e gonne slim con tasche-borsellino. Sotto, bluse impalpabili chiuse da un fiocco o dolcevita minimal.
La collezione di Moschino per l’autunno inverno 2010/11, inoltre, gioca anche sul tema del trasformismo. «È una collezione che racconta un’operazione di trasformismo molto attuale e che serve a riappropriarsi delle proprie origini. È una rimasterizzazione, un migliorare la resa sonora di una moda che richiede un punto e a capo per acquisire sicurezza e spingersi verso il nuovo adoperando il gioco della memoria», ha spiegato Rossella Jardini, direttore creativo della maison.
E così, la gorgiera diventa una gonnellina danzante, la guepière crea giochi trompe l’oeil sulle giacche da sera in arancio e fucsia, profilate di tulle nero. Le frange profilano le maniche di giacche di pelle o di tessuto maculato, o si allungano per dare vita ad abitini e a giacche dorate. Ispirazione 80s e trasformismo anche per gli accessori: gli orecchini e le collane sono cerchi dorati che si ingigantiscono o sono resi bidimensionali per diventare un bracciale, una borsa o borchia e stampa su giacchine e chiodo di pelle.