J.C. de Castelbajac. Medioevo, favole e mito uniti in passerella.
Per la collezione A/I 2010/2011 ancora una volta JC de Castelbajac lascia spazio alla fantasia e alla commistione di generi diversi: dalla favola classica, alla mitologia romana dei fauni, le divinità legate al mondo della natura, fino ai più moderni cartoni animati. A cominciare dall’ambientazione dove un rassicurante ma, al tempo stesso, freddo castello medievale in pietra fa da cornice ad una passerella che é un vero spettacolo di creazione unita all’ironia.
I primi modelli si ispirano al mondo della favola medievale: i protagonisti, principesse e cavalieri, indossano tailleur, completi e cappotti con stampe fantasia « pietra di Coventry », boleri in piuma d’oca per un effetto « retro-futurista » arricchiti con espliciti simboli medievali, spille e collane di croci e catene.
Seguono abitini e cappotti neri con maniche a palloncino e abbottonature di sbieco in primo piano per uno stile Gotico-pop. A questi si alternano modelli in lana, caftani in seta e micro-abitini in paillettes estremamente colorati, non meno impegnativi per la vista, data l’abbondanza di colori e le stampe del mitico Bambi che dai capi ammicca sorridente.
Come una favola, quando il lettore meno se l’aspetta, spuntano all’improvviso copricapi dalle forme più insolite: caschi integrali stile astronauta abbinati a cappottini in lana, orecchie da fauno danno un tocco originale agli abitini da sera. Continua la citazione al mondo dei fauni e della natura su alcuni modelli che ricordano fitti boschi incantati. Come in un gioco di riflessi di luce, appaiono abiti costruiti con pezzi di plexiglas, quasi come fossero le vetrate delle chiese gotiche, altri capi ancora riprendono scene religiose abitualmente rappresentate nei luoghi sacri. Se il richiamo al gotico é palese, é chiaro anche l’intento di interpretarlo in chiave moderna, grazie a dettagli come le enormi spalline costruite da strati sovrapposti, i capi sembrano vere e proprie armature da robot provenienti da un’epoca futura o da un mondo parallelo.
Gli ultimi modelli presentano copricapi ancora più eclatanti che ricordano gli animali mitologici come l’unicorno, e dove la pelle é l’assoluta protagonista per completi da motociclista quasi ricomponibili come i pezzi dei Lego.
Una palette di colori estremamente varia. Il nero onnipresente più che essere il protagonista, é lo strumento che lo stilista impiega per fare emergere i colori brillanti della sua tavolozza, dal giallo, all’argento, al rosso fuoco fino al blu elettrico.
Una collezione che é un vero show di forme e colori, per una storia che é da raccontarsi ogni volta in modo diverso, proprio come le favole.