Da Parigi a Roma, l’alta Moda si trasferisce
Dal 29 gennaio al 1 febbraio AltaRoma scommette sul made in Italy e sui giovani stilisti, con sfilate al Tempio di Adriano e all’Auditorium di Renzo Piano. Premi alla carriera a Laura Biagiotti, Krizia e Mariella Burani.
Armani, dalle passerelle di Parigi, dice che la donna deve tornare ad essere bella, e debutta nell’alta moda con abiti-gioielli lunghi da sera che valorizzano i corpi e la femminilità.
Lagerfeld, stilista della maison Chanel, affronta l’eleganza, vestendo le donne come dame di corte della Parigi di Versailles, con tanto di parrucche di piume per sottolinearne la leggerezza.
Gaultier preferisce rifarsi al contenuto tribale dell’Africa e prende spunto dal Kenya e dalla Savana.
Valentino si rifà alla globalizzazione e i suoi vestiti sembrano ricreare le atmosfere delle città del mondo e le suggestioni che provengono dai cinque continenti.
Dior provoca con modelle dal look oscillante tra inizio “˜800 e pop art, tra l’imperatore Napoleone e l’arte americana di Warhol. E così ecco sfilare sulle passerelle di Parigi le Paoline e le Giuseppine Bonaparte, viste dagli occhi d’avanguardia degli stilisti d’alta moda.
Dopo la Francia, che ha riportato alla ribalta un settore che sembrava in crisi, ora tocca all’Italia.
E’ AltaRoma a proporre la città eterna come nuovo punto di riferimento dell’haute couture. Per lavorare sul futuro del made in Italy invita i giovani stilisti a mostrare le novità, mettendo a disposizione spazi e riflettori.
Moda intesa come sperimentazione, ricerca, laboratorio di idee.
Occhio quindi a Roma, risposta alla capitale Parigi.
AltaRoma però non è solo questo. E’ anche un momento di riflessione. C’è infatti un convegno sul denim, il jeans: come nasce e si sviluppa la Denim Couture. Un ex simbolo di trasgressione entrato da protagonista nel pret à porter.
Le sfilate, dal 29 gennaio al 1 febbraio, non avranno scenografie minimaliste, ma spazi come il Tempio di Adriano e l’Auditorium di Piano. Un intreccio tra antichità e modernità. Che cos’è, se non questo, l’alta moda? E Roma ci scommette.
Come scommette sulla cultura Rom, cui dedica una serata il 30 gennaio. L’estetica dei gitani è proposta da Romeo Giglio e Deanna Ferretti, e sono tre i laboratori romani che hanno confezionato gli abiti-nomadi, per divulgare un tipo di moda che piace sempre. La moda zingara infatti è colore, folklore, libertà.