Iceberg ripropone i classici in chiave moderna
E’ gradevole la collezione uomo di Paolo Gerani per la primavera estate 2010. Forse per i colori, grigio perla, riposante, per accompagnare i pantaloni scuri, che in pochi outfit diventa più intenso, beige che poi virano nei glacé e nei marrone; poche tonalità pastello verde o celeste per qualche camicia portata con foulard a pois; il rosso per profilare l’orlo e le maniche della t-shirt. Forse per il gusto classico dei capi reinterpretati con una più attuale modernità. Ha ragione Paolo Gerani a dire che “Non si inventa nulla. L’importante e evolversi”.
Specialmente per l’abbigliamento maschile le novità possono essere poche. Trattandosi poi di una collezione pensata per un uomo giovane, quasi un adolescente le novità , se tali si possono dire, si possono declinare ad esempio per i tessuti sui trattamenti con lavaggi, rotture e sbiancature su tessuti come il principe di galles e il tweed di lino. Poi sulla linea e lunghezza dei pantaloni: linea slim, lunghezza alla caviglia e, scombinando un po’ le regole della eleganza maschile, portati, anche i bermuda, con scarpe classiche stringate scure e non solo con mocassini o sandali. Le giacche hanno lunghezza varia, con una fascia terminale di tonalità diversa; e le classiche accompagnano anche i bermuda. lunghezza della maniche può arrivare fino a nascondere le mani. Abbottonatura anche a doppio petto con tre bottoni. Spesso il sottoggiacca/t-shirt è più lungo della giacca, a volte è di materiale leggero trasparente; a righe o con strisce applicate di materiale lucido, o comunque con qualche stampa come una grande stella. Accessori un po’ dandy, sciarpe lunghe a righe, foulard a pois sotto camicia o t-shirt, borse ricercate; ma il copricapo è decisamente più proletario. I sandali sono classi o allacciati alla caviglia, alla schiava. Il nostro giovane uomo modernissimo non disdegna di portare una pochette scura su una giacca fango.