Stilisti asiatici in primo piano
Prima giornata della Mercedes Benz Fashion Week di N.Y.
La partenza è stata segnata da nomi sconosciuti. All’interno del programma televisivo “Project Runway”. Dieci giovani stilisti hanno presentato le loro creazioni in una sfilata collettiva. Tra loro uscirà il vincitore di un concorso per la scoperta di nuovi talenti, perché anche negli Stati Uniti come in Italia, la corsa alla scoperta di nuovi talenti sembra frenetica quasi ci si aspettasse di uscire dalla crisi economica che investe la moda grazie alla creatività dei giovani.
Ma non solo giovani, anche stranieri e più concretamente stilisti coreani sono stati ospiti delle prime passerelle all’interno del progetto Concept Corea sostenuto dal governo Coreano. Attraverso di esso 8 designer coreani possono mostrare le loro creazioni all’interno della manifestazione newyorchese e a tre talenti emergenti è offerta l’occasione della passerella principale.
I nomi in passerella sono stati i seguenti:
Lee Jean Youn , che lo scorso anno ha ideato collezione limitata per Mango presenta modelli che utilizzano materiale di scarso, specialmente per la pelle. Ha sfilato a Parigi e Barcellona e ha ricevuto riconoscimenti per il suo talento da Oscar de la Renta e Nina Garcia.
Resurrection di Juyoung Lee è un nome già ben noto in Corea ed ha già partecipato a fiere di settore negli Stati Uniti e a Parigi. Le sue creazioni sono caratterizzate da ispirazioni drammatiche e gotiche; ma un occhio attento alla crisi economica in modo che i capi siano convertibili, una giacca diventa cappotto grazie ad una zip.
Pucca di Hyun Joo Kwak . Kwak, una figura presente da diversi anni nel Seoul Fashion Week . La sua collezione si ispira ad un personaggio da favola.
Sempre nella prima giornata un interessante personaggio nel mondo della moda. Si trattadella stilista di origine indonesiana, ma cresciuta a Los Angeles, Farah Angsana che ha presentato una bella collezione accanto a nomi più celebri come Cristian Soriano. Nel suo lavoro spazia dall’alta moda al pronto moda; si è cimentata anche su collezioni uomo che ha in seguito abbandonato e su abiti da sposa. L’ ispirazione per lei, che è nata nel Nord di Sumatra, è l’Indonesia, con le sue tradizioni di ricami, ma anche di ornamenti femminili.
Non c’è dubbio che la collezione presentato a N.Y ha questi richiami orientali indonesiani, ma anche cinesi, come si può apprezzare nel bell’abito lungo verde di seta con sovrapposizione in chiffon, corpino bustier, ricca cintura in tinta: un ricco adorno a ventaglio sul capo riporta immediatamente l’immaginazione al lusso tutto orientale.
Collezione di buon gusto che oscilla tra tradizione e modernità. Esclusivamente composta da abiti da cerimonia lunghi o corti, ricchi nei ricami, a volte forse eccessivi come nell’abito cortissimo in tulle ecru con ampie pennellata di tessuto verde sul davanti. Più belli gli abiti monospalla neri o bianchi. La paletta oscilla da bei grigi al verde carico, all’oro e ai rosa, celesti e bluette, come è tradizione negli abiti da cerimonia. Belle le stampe a disegni geometrici in abiti corti e raffinati.
Insomma l’avvio della settimana della moda a NY sembra indicare un emergere di stilisti asiatici e il calendario lo conferma con nomi, tra i grandi Vera Wang, e poi Thakoon Panichgul, Prabal Gurung, Phillip Lim e Derek Lam accanto a Richard Chai, Jason Wu, Alexander Wang premiati American Fashion Awards manifestazione che celebra l’eccellenza della moda statunitense.