Nel cuore del Fashion Network
Ci sono progetti che fanno bene alla moda e a chi nella moda lavora o ambisce a lavorare. Tra di essi spicca Mittelmoda, nato nel 1993 per promuovere una rete di contatti a livello mondiale, che arriva a contare più di 620 fashion school operanti in 66 Paesi.
Mittelmoda – un brand divenuto sinonimo di laboratorio di creatività – è in primis un osservatorio permanente sui fermenti della moda che emergono nel contesto internazionale e, in quanto tale, rappresenta la sede ideale per il confronto e lo scambio delle idee più originali. Per i giovani designer, in particolare, il concorso organizzato ogni anno da Mittelmoda, che confluisce in un premio finale foriero di notorietà e di un contributo economico, ma soprattutto di opportunità professionali fondate sul puro merito, è ormai assurto a punto di riferimento essenziale. Nel 2010, ad esempio, il I primo posto di Mittelmoda Award è spettato alla brava irlandese Amanda Grogan (proveniente dal National College of Art & Design), che con competenza e fantasia ha “giocato” su lane infeltrite, cashmere, sete lavate e pellami per dar vita a creazioni innovative di grande impatto e personalità.
Presieduto dall’imprenditore Matteo Marzotto (Presidente Onorario è invece Beppe Modenese), Mittelmoda Internationl Lab ha il suo quartier generale in Friuli Venezia Giulia, in apparenza un po’ “decentrato”; in realtà, le sue porte sono aperte sull’intero pianeta.
L’iniziativa, che è indipendente e senza fini di lucro, è molto apprezzata anche dagli stilisti più affermati e dalle maison con solidi marchi, oltre che dai giornalisti di settore e dagli insegnanti delle accademie di moda, perché a tutti ha qualcosa da offrire in termini di idee, proposte, novità che si incontrano e mutuano.
In virtù del suo valore culturale ed industriale, Mittelmoda fin dalle origini ha ottenuto il supporto della Camera Nazionale della Moda Italiana, del Sistema Moda Italia, della Fondazione Industrie Cotone Lino, che in questo contesto hanno visto uno strumento d’eccellenza per valorizzare il made in Italy come fucina della creatività per antonomasia. In ottica di sistema, inoltre, sono state avviate collaborazioni con sponsor tecnici ed istituzionali (anche all’estero).
Fiore all’occhiello di Mittelmoda è, in particolare, la sua facoltà di talent scouting, che riesce abilmente a scoprire i migliori potenziali professionali da “servire” poi su un piatto d’argento agli Uffici Stile delle aziende leader.
Muovendosi lungo le tre direttrici dei progetti speciali (elaborati secondo le esigenze dei marchi di moda), gli eventi promozionali (lanciati da associazioni di categoria) e le iniziative culturali (nel nome della contaminazione fra le arti), l’associazione Mittelmoda International Lab, nata nel 2000 per rendere il network un’agorà stabile in cui far convergere persone e pensieri, assurge al ruolo di “servizio” ad alto valore aggiunto per le realtà aziendali dei comparti tessile-stile-design.
Molti dei “ragazzi” passati sotto la sua egida oggi sono designer che hanno creato proprie linee o sono entrati negli atelier dei maggiori stilisti, talvolta divenendo loro stessi direttori creativi di prestigiosi brand (ad esempio, lo svedese Paulo Melim Anderson scelto da Chloé, solo per citarne uno).
Ha dichiarato il Presidente Marzotto: “Sono sempre stato convinto della forza di Mittelmoda, ancora prima di assumerne la Presidenza nell’agosto 2008. Lo ritengo un brand unico, impegnato da sempre a mantenere vivo il contatto con le scuole di moda di tutto il mondo, un dialogo continuo, ricco di innovazione e di sensibilità fashion che appoggerò con energia. La professionalità della squadra Mittelmoda ne ha fatto, nel corso degli anni, un appuntamento irrinunciabile per tutti gli specialisti di fashion scouting, un evento determinato fin dalla sua prima edizione a raggiungere il forte respiro internazionale che tutti gli riconosciamo, ancora più straordinario perché inserito nella realtà più circoscritta di Gorizia, parte di un contesto regionale più ampio quale il Friuli Venezia Giulia, che ha saputo tradurre con coerenza gli alti valori di tradizione in chiave contemporanea”.