Eleganza giovane per Ermanno Scervino
All’interno dell’articolo guarda il video del backstage con una breve intervista a Ermanno Scervino e la sfilata. Visibile anche sul canale YouTube di Imore
“Non si può considerare la collezione maschile come di seconda categoria. Oramai bisogna lavorare con la stessa intensità e concentrazione su uomo e donna”. Ermanno Scervino è categorico e questa affermazione sintetizza il suo impegno per la collezione presentata a Milano. Un impegno professionale e una determinazione che danno ragione del successo della griffe in continua ascesa; sono bastati pochi mesi dall’apertura della boutique a Madrid perché la griffe diventasse un punto di riferimento di stile nella capitale iberica.
La collezione veste un uomo giovane nel tempo del lavoro, per momenti meno formale ma sempre sul lavoro ma anche per il tempo libero, e per la sera. L’immagine complessiva è di eleganza moderna perché l’abito doppio petto con collo di pelliccia ecologica portato con camicia bianca e cravatta in tessuto, ha i pantaloni corti con risvolto. La candita camicia per il pantalone pied-de poule come la cravatta ha uno plastron a piegoline elegante e formale quanto una camicia da smoking. I tessuti sono mescolati nello stesso outfit. Lo scarponcino, interno di pelliccia, portato parzialmente allacciato dà un tocco di trasgressione ad un abbigliamento giovanile ma “pulito”, quasi rigoroso: un modo per sdrammatizzare l’abbigliamento da lavoro, ma anche di consentire una eleganza che permette di affrontare una nuova occasione senza tenere di essere fuori posto, anche se si indossa una camicia denim perché lo sparato è arricchito da pieghe verticali quasi si trattasse di una camicia da smoking.
Il lavoro dello stilista toscano sottolinea in modo personale una tendenza già evidenziata a Pitti: un ritorno al classico; perché ciò permette di esprimere a pieno la vocazione sartoriale del Made in Italy, ma rivisitato in tanti dettagli. Basterebbe evidenziare i tagli e le cuciture che sottolineano e movimentano le superfici; i cinturini ai polsi che talvolta hanno una nuova e moderna interpretazione; una modernità dove l’eleganza è ottenuta con i particolari di matrice sartoriale.
Un classico espresso nei tessuti: pied-de poule, principe di Galles, gli chevron; tessuti double di lana; tessuti tecnici ma stampati, magari nel “vecchio” principe di Galles; la coperta militare utilizzata per cappotti e parka con cimosa a vista. Tessuti rivisitati e mescolati.
Una modernità espressa in tanti dettagli come il gilet a volte classicissimo, spesso in pelliccia; il “classico” parka, il capo-icona della collezione, trapuntato in tessuto tecnico, viene rivestito internamente da pelliccia ecologica, o meglio lana lavorata ad astrakan che spunta dal collo. Una modernità che mantiene l’eleganza dello smoking ma rivisitato in maglia con revers di raso, ma osa portare la pantofola di velluto ricamata senza le calze.
Gli elementi che segnano il fil rouge della collezione sono : la pelliccia ecologica punto maglia; la maglieria realizzata a mano con belle lavorazioni geometriche a rilievo quasi disegni aran o a jacquard, fino a creare i cappotto in maglia a disegni pied-de poule; il gilet in pelliccia capo icona che di giorno accompagna i cardigan e di sera completa lo smoking.
La paletta dei colori è limitata ai toni dei grigi e dei cammelli, dei blue, dal cina al denim; del nero accostati al taupe (un marrone chiaro) e al verde militare.
Gli accessori hanno aspetto vissuto come la 24 ore in pelle lavorata o sono proiettate in avanti come la tracolla per il pc in tessuto tecnologico.