Rigore? No, grazie!
All’interno dell’articolo anche il video del backstage con intervista ad Ennio Capesa e la sfilata. Visibile anche sul Canale YouTube di Imore
Una collezione all’insegna del casual e dell’abbigliamento informale per Costume National.
Bandite camicie e cravatte, a vantaggio di abiti stretch abbinati a sottile maglieria in lana e seta mohair. I tagli sono dritti e sartoriali, le cuciture lasciano il posto a termosaldature, finite con tagli laser al vivo.
Grande varietà di coprispalla, dai cappotti cammello con rifiniture in pelle nera, ai trench e parka termo-adesivati esternamente a contrasto. Tanti i montoni, in merinos nappato nero, con cerniere a vista e maniche zippate tascabili.
I pantaloni sono affusolati e avvolgenti o più morbidi, in lana mohair e flanella o in fantasie accennate di ispirazione post-punk, come si evince dalle dichiarazioni del designer Ennio Capasa.
A corredare ciascun outfit clutch e 48 ore a soffietto in pelle, abbinate a stivali biker, più puliti o appesantiti da frange in vitello opaco nero e grigio.
Nel complesso, l’uomo Costume National della prossima stagione invernale osa con pezzi di forte impatto estetico, che purtroppo in molti casi tradiscono i valori di buon gusto e raffinatezza formale, tipici dell’abbigliamento maschile.