Le donne colonizzatrici di Dsquared
La prima volta piace e diverte, la seconda delude e stanca. E’ una regola generale che si rivela esatta in tanti ambiti, specialmente artistici: basta pensare ai romanzi o ai film. La ripetizione dello stesso format non raggiunge quasi mai il risultato della creazione originale, succede anche nella moda….
L’ambientazione e l’ispirazione della collezione donna autunno-inverno 2011-12 dei gemelli Caten è la stessa della collezione uomo presentata sulla stessa passerella di Via S. Luca solo un mese fa: i pionieri che hanno colonizzato l’ America e che si sono insediati in uno stretto e nevoso cañon.
Cosa è successo per dover ricorrere ad una monotona ripetizione? Gli interrogativo possono essere tanti.
Improvviso esaurimento delle fonti della creatività?
Improvviso suggerimento di risparmio di istallazione?
Sempre sulla linea del risparmio, voler riutilizzare gli stessi accessori già pronti della precedente sfilata? Gli stessi cappelli a tesa larga in panno , gli stessi cinturoni borchiati e invecchiati dove bastava aggiungere decori di cristallo, gli stessi fazzoletti annodati al collo, persino le bretelle”¦..
Oppure si è tratato della volontà di utilizzare i resti di pellane nero e di denim avanzate?
Pare invece che si sia trattato di un omaggio alle donne, alle mogli e alle fidanzate dei pionieri e dei minatori che colonizzarono l’America alla metà dell’800 e che con loro hanno condiviso il duro lavoro di assoggettare una terra incolta e di dar vita ad insediamenti anche in angoli impervi. Ed allora i due gemelli le hanno rivestite allo stesso modo, strati su strati per fare fronte al clima rigido e con gli stessi tessuti di base con il denim, tessuto da lavoro per eccellenza, sporcato e rovinato, ma anche “chinos”, camicie a quadri, camicie bianche senza collo; e poi pelli lavate ed usurate, pellicce per i grandi freddi, gilet e grembiuli da lavoro, giacche con tasche portaattrezzi. Perché l’omaggio fosse completo sulla passerella sfila anche qualche pioniere uomo.
Ed ecco allora la domanda. Perché non seguire il parere di qualche altro stilista che ha voluto unificare sulla stessa passerella la collezione uomo e donna proprio in nome di una raggiunta uguaglianza di ruoli e di co-presenza negli ambiti sociali? Le due collezioni Dsquared in un confronto diretto sulla stessa passerella si sarebbero prestate benissimo a dimostrazione di questa tesi. Ma forse il risultato sarebbe stato sommamente noioso”¦..
I gemelli Caten hanno naturalmente voluto ingentilire e femminilizzare il maschile della prima collezione con un risultato non del tutto brillante: perché hanno costruito una femminilità molto aggressiva quasi erotica a cui hanno contribuito i colori scuri anche se con punte di rosa, gli accessori specialmente le scarpe e gli stivali con tacchi e plateaux. Gli abiti da sera in tessuto lucido e talvolta con lungo strascico risultavano anacronistici nell’ambientazione eccessivamente definita scelta per la collezione.
Qualche nota stilistica; silhouette molto strizzata in abiti e pantaloni o over come nei bei pantaloni di velluto a coste chiari tenuti su da una cintura. Il punto vita ben definito, le lunghezze decisamente a terra.
Nella palette cromatica predominano il nero, grigio e marrone contrastano con il bianco delle camicie. Piccoli tocchi di colore rosa e bordeaux negli scialli di lana grandi e frangiati.