“Le Vintage Moderne” di Abed Mahfouz
Silhouette dai tratti vintage e motivi ispirati alle correnti artistiche del secolo scorso, caratterizzano la collezione A/I 2011/2012 di Abed Mahfouz, che ha sfilato sulla passerella della Sala Lancisi nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, durante la giornata conclusiva di AltaRoma. La collezione cita gli anni ’70: gli abiti destrutturati e leggeri, le gonne zingaresche, le esplosioni cromatiche violente e accese. Lo stile Seventies è stato però ampiamente rivisitato, ridisegnato e personalizzato, secondo la visione ricca e lussuosa che contraddistingue la griffe libanese.
Linee fluide e volumi ampi vengono reinterpretati in stile haute couture, utilizzando tessuti pregiati come la mussola, il merletto e il satin, giocando con le trasparenze. Non mancano creazioni a sirena, arricchite con inserti in tulle, poste in dialogo con la vocazione sensuale della guêpière veneta. Le stampe si trasformano in ricami preziosi e lucidi, ricavati nel laboratorio dello stilista a Beirut, da nuove combinazioni di filati, pensate appositamente per l’Alta Moda.
Motivi floreali ricoprono gli abiti. Il richiamo allo stile floreale è suggerito e stilizzato, anche nelle preziose ramificazioni che si arrampicano sul modello lungo color malva, con gonna che termina in un effetto a corolla sull’orlo, nell’abito da sera nero e trasparente, avvolto da venature e foglie dorate, nell’abito beige con ampio scollo a V. Novità cromatica di questa collezione è l’uso dell’arancio acceso, accostato allo scintillio dei tessuti laminati e dell’oro, a toni di azzurro brillante e al verde acqua, al color nocciola, al viola ed al nero.
Non possono mancare cristalli, paillettes e jais. Ampi spacchi, corpini privi di spalline, drappeggi e piccole pieghe, ricami che sembrano cinture posate sulla vita e sui fianchi, maniche ampie o dai lavori lucenti sovrapposti a tessuti velati, tagli impero, scollature a oblò sulla schiena e strascichi, completano le caratteristiche di una collezione che è per vocazione sontuosa e da “Mille e una notte”, perché opulenta nella scelta dei materiali e delle decorazioni, per la palette cromatica e per l’uso dell’oro, perché composta essenzialmente da abiti da gran sera. Fa eccezione la sposa, creazione in bianco piuttosto essenziale, rispetto alla maggior parte dei capi portati in passerella, caratterizzata da un delicato ricamato tono su tono che ricopre il corpino senza spalline.