Romantica e glaciale. Metropolitana e siderale la donna Byblos
Manuel Facchini irrigidisce la donna Byblos in corsetti e giacche squadrate che fanno pensare all’ultima versione di “Star trek “, ma allo stesso tempo le regala seducenti drappeggi e impalpabile leggerezza. Quindi una doppia visione della femminilità, per una collezione interessante proprio nei capi dal sapore più futuristico – accentuato dal loock delle modelle-, dove le forme assumono caratteri plastici e i volumi sembrano mirare ad ottenere una silhouette proiettata nel futuro e in uno spazio non ancora raggiunto.
Interessanti le giacche geometriche dalla costruzione rigida, spalle decise e talvolta acuminate che sperimentano un rapporto nuovo tra abito e corpo spesso accentuato dai contrasti di colore. Lo stilista riesce ad ottenere lo stesso effetto di geometria e rigidità, attraverso un espediente ottico, in indumenti di maglieria – un sottogiacca sottile- grazie a giochi di colore e di lavorazione che creano quasi un alternarsi di chiaro/scuro che si traduce nella percezione visiva di un volume: una superficie piana che quindi si percepisce come tridimensionale. Anche i drappeggi diventano rigidi perché si innestano su disegni geometrici di colore a contrasto: drappeggio rosa, su triangoli neri. Sempre di piglio geometrico gli accessori, pochette e una bella borsa a forma di torre che ben si accosta ai capi fin qui descritti.
Si passa ai capi intagliati al laser con cui Facchini ottiene un effetto pizzo per gli abiti più da sera, rosa o bianchi ai quali regala volumi morbidi grazie alle sovrapposizioni. E sono ancora le sovrapposizioni di veli negli abiti e nelle blusette arricchite di rouches a formare il netto contrasto con la rigidità delle giacche e a regalare al pubblico la seconda immagine femminile che lo stilista ha costruito: una donna romantica e accogliente.
Infine accanto ai colori bianco, pesca,senape, nero, cremisi, stampe barocche su fondo nero per abiti dalle spalle decise,ma anche nelle morbide bluse e nei pantaloni.
biblos