Leggerezza e femminilità da Angelos Bratis
Angelos Bratis stilista Ateniese ma residente a Roma, conferma, con la collezione presentata nella XX edizione di AltaRomAlta Moda, la felice scelta dell’ente romano di portare in passerella i vincitori della settima edizione Who is on Next? 2011, lo scorso Luglio a Roma. Siamo di fronte anche in questa occasione, lo abbiamo già detto per Marta Ferri e To Long Nam, a stilisti molto interessanti con una buona dose di creatività e capacità sartoriali, anche se dobbiamo classificare le loro creazioni nell’ambito del pret-a- portér o nella demi- couture, certamente no in quella dell’houte couture.
Per quanto riguarda Angelos Bratis dopo i suoi studi master presso il Fashion Institute Arnhem, in Olanda ha lavorato con diverse case di moda a Parigi e Roma prima di dar vita al suo marchio di pret a porter donna il 2005. Ha presentato le sue collezioni su diverse fashion week tra New York, Parigi, Roma, Amsterdam e Atene.
Nella collezione romana dello stilista ateniese ciò che ha maggiormente colpito è stato il fatto che abbia saputo assorbire e far sua la lezione di Madame Vionnet riuscendo a caratterizzare i suoi capi per la leggerezza e il movimento; anche lui lavora, crea i suoi abiti, come Madame Vionnet direttamente sul manichino. Quindi ci troviamo davanti allo stesso talento di colei che ha segnato la storia della moda inventando il taglio sbieco con il quale poteva creare abiti dalle linee aderenti ed esaltare il corpo femminile solo sfruttando l’elasticità che la stoffa acquisiva con il taglio? E’ troppo presto per dirlo: sappiamo quanto era difficile il metodo di lavoro di Madeleine Vionnet ed inoltre sarebbero oggi improponibile tentare di riprodurre e proporre sul mercato i suoi abiti.
Rimane comunque il fatto che Angelo Bratis ha imparato bene la tecnica del drappeggio che usa indifferentemente per abiti da sera e mezza sera, gli intrecci di nastri, e di tessuto che formano nodi: abiti senza cuciture dove il tessuto leggero è solo puntato per creare movimento. Ma è senza cucitura anche il capospalla, corposo, architettonico che acquista in questo modo una linea cocoon. Geometrie create da intarsi di materiali diversi, intarsi e losanghe dello stesso tessuto, nastri che dividono geometricamente l’abitino di pizzo a pois.
Giacche e cappoti in pelliccia ecologica,in cashemire e lana tweed; raso di seta, crêpe, pizzo per gli abiti da sera, mentre i colori si muovo dal blu lavanda, verde oliva, nero, grigio glicine per una collezione elegante, femminile all’insegna della leggerezza.