L’iperfemminilità di Roccobarocco ha tagli maschili
Nello splendido scenario del Castello Sforzesco, uno dei simboli più belli e conosciuti della città meneghina, in una giornata di caldo sole quasi primaverile, si svolge la sfilata Roccobarocco.
Il titolo della rassegna stampa, “Iperfemminilità al maschile”, suggerisce già il fil rouge che scorre e unisce tutti i look proposti dalla maison in passerella. Le semplici trecce delle acconciature e le lunghe gambe in vista delle modelle simboleggiano proprio il carattere femminile, incorniciando le silhouette sottili e i tagli impeccabili dei vestiti proposti per il prossimo autunno-inverno.
La donna Roccobarocco è decisamente metropolitana. I tessuti per il giorno sono quelli più pesanti per affrontare il freddo, le stampe optical ricordano il continuo movimento cittadino-lavorativo mentre le linee degli abiti sono prese in prestito dall’armadio di lui. Un portamento perfetto vestito da giacche sartoriali con spalle ben disegnate che poggiano appena sulla vita di pantaloni extra slim o su gonne svasate – in satin e sete scivolate – che sfiorano le ginocchia. Ad impreziosire la tenuta mattutina numerosi dettagli di soffice volpe sulle giacche, cinture bustier animalier, cravattine maschili, borsette in camoscio dal sapore vintage e civettuole decoltè con un altissimo tacco a rocchetto. Il guardaroba invernale è arricchito da ampi giacconi in alpaca e lambswool, dai disegni a quadroni e dalle maniche larghe a tre quarti. I capispalla sono montati da grossi colli di pelo e piume, la maglieria è impreziosita da ammiccanti dettagli in pizzi di lana e le giacche maschili lasciano spesso intravedere romantiche maniche balloon.
Il nero regna sovrano su quasi tutti gli outfit. La classica nuance dell’eleganza è un must have per la stagione fredda; i colori sono quasi assenti, si gioca tutto con raffinate composizioni cromatiche in positivo e negativo tra black and white. Solo in alcuni quadrettoni patchwork spunta del rosso e nelle stampe floreali astratte compaiono pennellate di blu iris e rosso papavero che evocano corolle sbocciate in un giardino d’inverno.
La sera si accende di originalità con vestiti lunghi dai tessuti leggeri che enfatizzano la silhouette. Talora colletti bianchi di camicie da uomo spuntano attaccati a magliette nere leggere che, come una seconda pelle, fanno da base agli abiti attillati e rendono la donna di un’inaspettata femminilità. Tra garbati ammiccamenti al guardaroba di lui e reminiscenze optical, prende forma un linguaggio decorativo eclettico e ipervisivo. Dalla mattina alla sera, passando per l’ora del cocktail, motivi grafici classicamente maschili come il pied de poule e il check finestrato si uniscono a pois post moderni e macro disegni floreali.
Questa originale collezione caratterizzata da caleidoscopiche composizioni grafiche termina con nottambule sirene vestite di sinuosi abiti gioiello in cady, talvolta sostenuti da bretelle argentate incrociate. Donne fatali brillano di luce propria e completano il look con giacchine doppiopetto in raso matelassé, ornate da dettagli e bordi argento, mentre irradianti cristalli illuminano collo, orecchini e bracciali.
In omaggio a questa iperfemminilità, Ivanka Mrazova – l’unica acconciata con la coda svolazzante al posto della treccia – sfila per Roccobarocco dominando la passerella con un lungo abito monospalla a stampa floreale tagliato da uno spacco verticale e impreziosito da un fiore sul petto.