Made in Sicily con amore
Le aziende siciliane più importanti del settore bridal sono state presenti a “Si Sposa Italia Collezioni”, manifestazione dedicata agli abiti e accessori per la sposa.
Grazie al Dipartimento delle Attività produttive dell’Assessorato della Regione Sicilia, quattordici aziende hanno avuto la possibilità di rappresentarne la tradizione, la cultura e l’artigianalità con delle collezioni che hanno cercato di interpretare proprio la diversa natura dell’isola attraverso decorazioni e tessuti tipici.
La Regione Sicilia ha scelto questa manifestazione perché rappresenta l’opportunità migliore tra l iazze commerciali del settore, incontro privilegiato tra il mercato nazionale e internazionale per tutti gli abiti di alto livello.
La produzione siciliana è da sempre caratterizzata dalla ricercatezza delle forme e dei materiali, ponendosi come esempio d’innovazione imminente ma sulla scia della grande tradizione. L’eccellenza dell’abito da sposa dal gusto tipicamente mediterraneo merita una vetrina qualificata per valorizzarla: la sfilata “Made in Sicily”.
Creazioni ricercate ed eleganti, sofisticate o estremamente semplici, diverse tra loro ma tutte sinonimo di passione, artigianalità e cura. Dalle sete ai pizzi più ricercati, dalle linee semplici e delicate ai giochi di forme e tessuti, dai classici bianchi e avorio alle fantasie più all’avanguardia: la tradizione si fonde con la creatività dando vita ad abiti personalissimi e originali, tutti plasmati dalle mani esperte degli artigiani siciliani.
La sposa mediterranea che ha calcato la passerella ha iniziato vestendo Amelia Casablanca: cinque abiti per vivere una favola contemporanea tra sogno e realtà. La donna che sceglie Amelia Casablanca indossa abiti unici sapientemente ricamati e cuciti a mano nell’atelier di Messina. Abiti eleganti e maestosi, impreziositi con fiori e foglie o pizzi e cristalli; bustier stringati e steccati su gonne gonfie e drappeggianti. Tessuti pregiati s’intrecciano per interpretare i volumi delle vaporose ma leggerissime gonne: tulle, taffetà, seta, pizzo. I colori sono rosati principeschi o bianchi perlati per completare l’effetto fiabesco.
Dopo aver viaggiato con la fantasia tra castelli e carrozze ci catapultiamo ad un ballo in maschera con gli abiti di Daniela Cocco. Cinque abiti da sera dai colori molto accessi, fatti per una donna seducente, con grinta e forte personalità. Il primo, color blu notte, è composto da un top avvolgente impreziosito di pizzo e lustrini, su una gonna effetto sirena; il secondo abito è azzurro oltremare, monospalla, corto davanti e lungo dietro; il terzo è color oro, taglio sottoveste con spacco vertiginoso. Infine l’abito peplo in color pavone e un vestitino corto blu con fascione lurex bianco. Molto appariscenti, completati con la mascherina di pizzo che copriva il volto delle modelle, forse però poco indossabili ad una cerimonia.
La sfilata va avanti con Flavia Lecci e torniamo al rigore, alla tradizione, ai pizzi e ricami. Cinque abiti che hanno proprio il sapore di buon antico, ricordano il vestito da sposa che la nonna indossava in quella foto in bianco e nero … Bustier, gonne drappeggiate, inserti color corallo, una cascata di bianchi fiorellini e ricami effetto uncinetto.
Classicità, originalità, ancora tradizione, poi di nuovo il turno dell’estro: quello di Ejè collection. La griffe ha presentato cinque completi da cerimonia in seta, tutti coordinati di giacca: un tailleur con gonna a tubino, in fantasia verde e viola, abbinato a degli svettanti sandali; un lungo abito nero con giacca azzurra di shantung; un vestito al ginocchio, in fantasia blu e bianca, abbinato ad un giacchino corto blu; un completo gonna e giacca color oro/bronzo con inserti neri di pizzo; un abito fantasia azzurra e nera con giacchina-coprispalle dalla manica a tre quarti. I tagli rigorosi e le stoffe pregiate erano un po’ in contrasto con i colori accesi e le fantasie proposte: poco da cerimonia!
Torniamo alla ricerca sfrenata del lusso, del ricamo, del pizzo e dell’ornamento con la collezione delle Gemelle Donato. Abiti bianchi ricercati e sbrilluccicanti, importanti strascichi ricamati e rifiniti, tocchi luminosi di lurex e argento. Per terminare con un abito monospalla -con tanto di velo- entrambi ornati ovunque da piccole foglioline di vero oro… effetto dea greca.
La stravaganza torna in passerella con la collezione Koscanyo Couture. Abiti in stile settecentesco, con tanto di piume in testa o perle incastonate e intrecciate nella scollatura, troppo esagerati e poco fini. Il migliore è forse l’ultimo aderente vestito in pizzo ricamato, coordinato ad uno scenografico e lunghissimo velo anch’esso ornato di pizzo, che la modella tiene appoggiato sulla testa e teso sulle braccia.
La via della seta non ha convinto con abiti senza filo conduttore: uno nero (scelta poco adatta ai matrimoni) di pizzo corredato da lunghi guanti, un altro nero e beige semi-trasparente, poi un classico bianco da sposa tutto coperto di ricami di pizzo. Infine, altre due proposte bianche con gonna o pantaloni cascanti e poco eleganti.
Sotto una calda voce narrante, che spiega il sentimento insulare, e la successiva musica di una cantante siciliana, sfila Loredana Roccasalva. La prima uscita è lei, la sposa di una volta, il vestito bianco e beige sa di antico; poi la svolta e l’interpretazione moderna, con due completi neri da cerimonia e due completi bianchi ravvivati di azzurro, per una sposa che vuole rinnovarsi mantenendo anche la tradizione della sua terra.
Salvatore Martorana: i suoi abiti, tutti accomunati da sete svolazzanti e linee semplici, sono troppo colorati e chiassosi per una cerimonia.
Finiamo in bellezza con Roberta Lojacono. Ispirata dalle donne siciliane della sua famiglia e dalla nobiltà siciliana dell’ ‘800 e ‘900, la stilista porta in passerella un perfetto mix di romanticismo e design, emozione e perfezione, tradizione e innovazione. Ricercati pizzi e linee destrutturate creano una femminilità sontuosa ed elegante, decolleté importanti e accessori curatissimi delineano una sposa moderna e disinvolta. I colori sono semplici come le linee: si va dal bianco all’écru, passando per l’avorio. La grande cura per i dettagli si percepisce immediatamente in ognuna delle piccole lavorazioni artigianali.
Questi abiti ci hanno trasportato in un altro tempo e in altri luoghi, ognuno a suo modo ci ha fatto respirare con amore il Made in Sicily.