Archivi della Moda del “˜900
Il 2009 inaugura un interessante progetto triennale dedicato al recupero e alla valorizzazione degli archivi della Moda del ‘900. Un’iniziativa promossa dall’ANAI, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e altre istituzioni, e un’importante mission comune: valorizzare l’immenso patrimonio archivistico della moda italiana formatosi a partire dal secondo dopoguerra. Un’eredità e un’identità quindi, artistica e culturale, importantissima soprattutto per il futuro del Made in Italy. Il progetto è stato presentato a Firenze il 12 gennaio 2009 in occasione di Pitti Immagine Uomo 75. Nel corso della giornata si è svolta anche una tavola rotonda sul tema il Sistema Moda italiano e la valorizzazione della sua memoria.
Gli archivi di moda costituiscono un mondo ricchissimo della tradizione italiana. Al contrario di quanto si pensi, non sono solo raccolte di documenti cartacei formati e conservati da un singolo soggetto (stilista o azienda), comprendono invece anche disegni, bozzetti, fotografie, filmati, audiovisivi, oggetti, accessori, nonché campioni di materiali prodotti o usati (p. es. tessuti), spesso associati a raccolte di prodotti originali finiti (abiti, calzature, ecc..). Una fonte importantissima insomma, usata costantemente da stilisti e case di moda che attingono a questo materiale storico come fonte di ispirazione per lanciare nuove tendenze e fondamentalmente per mantenere l’identità del marchio quando lo stilista “fondatore” viene a mancare. Ma se nei casi più fortunati queste preziose testimonianze sono state raccolte da Fondazioni, Musei o altre istituzioni di moda, oppure catalogate per studi e pubblicazioni su grandi stilisti, la maggior parte di queste rimane a rischio di dispersione e smarrimento e soprattutto risultano di non facile consultazione. Ecco allora la nascita di questo ambizioso progetto, che verrà coordinato dall’ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana), per ottenere una esauriente conoscenza degli archivi e delle altre fonti della storia della moda e avviare il loro recupero, studio e valorizzazione.
Saranno molti e diversi i tipi di soggetti coinvolti, a cominciare dalle imprese del settore: ateliers, sartorie, case di moda e di produzione di tessuti ed accessori (pelletterie, calzature, gioiellerie, ecc.), associazioni di categoria, agenzie di moda e singoli stilisti, illustratori e artigiani, per estendersi poi alle istituzioni del settore, istituti e scuole di formazione, fondazioni private, agenzie e riviste specializzate.
I punti nodali dell’esplorazione saranno le “città capitali della moda” in Italia e nel mondo: Firenze, Milano, Roma, per ognuna delle quali è stato formato un distinto comitato scientifico, ma anche Parigi, Londra, New York, Anversa e Tokyo.
Le fasi del progetto verranno distribuite nel triennio 2009-2011. La prima fase (2009) riguarderà il censimento delle fonti che si avvarrà anzitutto delle soprintendenze archivistiche e delle biblioteche statali istituzionalmente competenti, ma avrà un più ampio raggio e consisterà in censimenti e ricerche. Lo scopo è quello di tracciare una mappatura più ampia possibile degli archivi e delle fonti esistenti.
Nello stesso tempo verranno organizzati seminari e convegni di studio a partire da Milano (“Editoria e riviste di moda”) e Firenze (“Sistema moda e sistema degli archivi della moda”). Nel 2010, terminata la mappatura, verrà creato un sistema informativo di raccolta dei dati e organizzati convegni di studio a Roma (“Costumi, moda e spettacolo”) e altri. Il 2011 vedrà la rielaborazione e formattazione finale dei dati e la preparazione di un convegno internazionale a Firenze dal tema: “Stilisti, creatori di mode del ‘900: gli archivi del Sistema Moda”. Quest’ultimo, previsto a conclusione del progetto, presenterà i risultati, compresi quelli dei seminari e convegni di studio, chiamando tutti gli specialisti del settore di studi e un più ampio pubblico – specialmente i giovani – ad un incontro e primo bilancio e alla definizione delle ulteriori prospettive aperte dal progetto e dal sistema di fruizione informatica dei suoi risultati.