L’inno alla donna di Curiel Couture
“L’eleganza vera è quella che uno ha dentro di sé. La vera eleganza è conoscersi, usare la moda e non essere usati dalla moda” parola di Raffaella Curiel, vera signora dell’haute couture, che ha presentato la propria visione di stile, per la primavera/estate 2013, il 27 gennaio scorso nell’ambito di AltaRoma. Una collezione improntata ai valori della bellezza, della classicità e della femminilità, che ruba forme e colori alle creazioni della natura ed emozioni dalla contemplazione delle opere dei grandi maestri, come il ritratto quattrocentesco di Simonetta Vespucci dipinto dal Botticelli, che ricerca l’eleganza nell’equilibrio delle proporzioni, nel garbo del tratto stilistico. Curiel Couture propone un’alta moda portabile, ma anche “facile da trasportare”, pensata per una donna cosmopolita, che ami viaggiare. Non poteva mancare un omaggio all’ambasciatore Hakki Akil e alla sua signora: i ricami di due giacche da gran sera si ispirano alle meravigliose porte del salone dell’Ambasciata della Repubblica di Turchia, che ha ospitato la sfilata. In passerella anche una preziosa creazione color oro, frutto della sovrapposizione fra 4 diversi tessuti, con giacchino in pelle dello stesso colore ed orlo ricamato, abbinata ad un cappello che ricorda il copricapo dei dervisci.
Sfilano 58 creazioni. Si parte dai tailleurs, una scelta di stile irrinunciabile per le donne di qualsiasi età: le giacche sono avvitate e scendono a godet sui fianchi. Una visione ricercata delle tecniche artigianali caratterizza le lavorazioni: giochi di intrecci, volute, inserti in tessuto, intarsi che ricordano delle foglie o motivi gotici rendono ogni capo un pezzo unico. I tempi richiesti per le lavorazioni confermano l’impegno speso nella ricerca della grazia e della perfezione. La cura del dettaglio è un dictat fondamentale persino nella scelta dei bottoni, rigorosamente attinti dal passato, provenienti da epoche che vanno dalla fine dell’Ottocento agli anni ’30 e ’40. Le giacche si appoggiano su vestiti che rielaborano gli stessi motivi o su gonne che “danzano” assecondando il movimento del corpo, che ricordano nella loro costruzione le corolle dei fiori, in primis il tulipano.
In passerella anche l’immancabile serie di curiellini che evolvono dal giorno a declinazioni più importanti per la versione da cocktail. Per alcuni modelli Raffaella Curiel si è ispirata a sua madre, agli anni ’60, è il caso dell’abito blu con bordo in raso su chiffon sbieco e rosellina in vita. Nastri inseriti sugli orli suggeriscono una sensazione di leggerezza e di grande femminilità. Gli abiti sembrano quasi fatti di niente ma, proprio l’impalpabilità delle stoffe complica il lavoro certosino alla ricerca della cucitura perfetta. Paltoncini in cotone piquet, con fantasie floreali ed inserti a pieghe in chiffon, si abbinano a miniabiti a pieghe scivolati. L’abito monomanica, rosa e a tubino, è attraversato da un fiore che sboccia mentre l’abitino nero con gonna volumetrica, ricamo bianco sul seno e scollo trasversale, rivela un sottogonna ricamato in paillettes.
La scelta dei tessuti prevede paglie mixate con fili di seta, sete crude e crêpe di lana per il giorno; chiffons, crêpes, crêpes marocaines, garze, organze e gazars per il cocktail e la sera. Nella collezione c’è molto rosso, bianco e blu ma non mancano il nero, il celeste, il turchese, il rosa, il lilla ed il color sabbia.
I completi da cerimonia, eseguiti con impalpabili tessuti fiorati, uniscono corpini sensuali a gonne dalle forme quasi gotiche. Fra gli abiti da sera è impossibile non ricordare la creazione a sirena con stampa che riprende un campo di lavanda e stola che può essere utilizzata come fosse un mantello che ricorda, decisamente, l’alta moda francese degli anni ’50. L’abito da sposa indossato da Silvia Bella, Miss Lazio, è una costruzione in organza dotata di un sottogonna in gazar che conferisce volume, una creazione romantica con fantasia a fiori su sfondo bianco e doppio fiocco sul retro. Gli accessori sono stati, come sempre, realizzati da Gigliola Curiel. Erano presenti alla sfilata la signora Clio Napolitano e numerosi esponenti della diplomazia internazionale, della nobiltà romana, della politica e della cultura.