Ermanno Scervino: collezione per i giovani di successo
Ho cercato di immaginare la collezione di Ermanno Scervino primavera/estate 2014, presentata a Milano Moda Uomo, indossata da un personaggio di successo di oggi. Una persona giovane, dinamica, che viva però con compostezza la sua modernità: qualcuno che possa rappresentare un’icona per i giovani d’oggi, essere un esempio di eleganza alla moda anche con capi fuori dai canoni, dove però non c’è neppure un elemento disarmonico.
Me la sono immaginata addosso al “Profduepuntozero”.
Sconosciuto? Non dai liceali e dagli universitari che lo seguono appunto sul suo blog www.profduepuntozero.it e che hanno letto il suo primo romanzo in 20 lingue diverse, tante quanti sono i Paesi in cui è stato pubblicato; che ne hanno visto il film di cui è stato anche sceneggiatore. Sto parlando di Alessandro D’Avenia 36enne palermitano, scrittore di successo, insegnate in due licei milanesi, sceneggiatore. I romanzi pubblicati? “Bianca come il latte, rossa come il sangue” e “Cose che nessuno sa”, ambedue per i caratteri Mondadori.
Andiamo alla collezione di Ermanno Scervino che mettiamo addosso ad un personaggio che vive tra i giovani – è insegnate-, quindi deve avere un tocco di contemporaneità. E quale tessuto meglio del denim per dichiarare apertamente una vicinanza al mondo giovanile? Ma non si tratta del denim dei jeans tagliati, scoloriti, ecc.ecc., questo non si confà ad un insegnate che deve comunque mettere un minimo di distanza tra lui e gli alunni se vuole avere quel po’di autorevolezza necessaria per insegnare qualcosa ai giovani, e per essere un punto di riferimento anche per i genitori. E’ un denim sartoriale, trasformato da molteplici trattamenti, double nei caban e nelle giacche, laccato nei toni del verde, del nero, del blu, del mastice e dell’arancio, colore vitale e per ciò amato dai giovani.
Il prof può andare a lezioni nel liceo con un chiodo classico nella forma, ma di una impalpabile pelle guanto a stampa cocco; può indossare uno spolverino o una giacca in pelle o camoscio abbinati a sottili trame di seta. Può avere un’aria “molto giovanile” anche con un completo doppiopetto, perché i volumi delle giacche costruita da Ermanno Scervino, assottigliano la figura, la rendono essenziale; i pantaloni sono asciutti, dalla vita bassa, corti alla caviglia: completi formali per una occasione formale, una conferenza, la presentazione di un nuovo libro, ecc., ma con quel guizzo di anticonformismo che è necessario al personaggio che proviene anche da un ambiente creativo. Ma potrebbe anche indossare, se l’evento è nel pomeriggio, o per l’orario di ricevimento dei professori, pantaloni, camicia, giacca in uno schema monocromatico, ad esempio nelle varie tonalità del blu del jeans.
Sotto il bomber, i caban, i giubbotti, eleganti e sportive maglie in leggero mohair, cotone inox e cachemire, con motivi geometrici di righe trasversali e lo scozzese argyle. La cravatta è bandita, mentre sulle giacche è presente la pochette di colore jeans. Le camicie sono a volte leziose con dettagli Swarovski sulle maniche e dubitiamo che il nostro immaginario testimonial abbia l’ardire di indossarle. Invece non avrà problemi a completare il suo abbigliamento con scarpe dai modelli classici: stringate derby in denim, e in denim laccato, francesine con platform in microgomma bicolore. Porterà le sciarpe in macramé color jeans e mastice imitando i modi dei suoi alunni.
Così descritta la collezione di Scervino può essere definita di un’eleganza giovane, moderna, composta