Vivranno davvero per sempre felici e contenti?
Belen sfila verso l’altare e anche le passerelle modaiole milanesi finiscono in secondo piano. Tutti gli occhi sono puntati sul matrimonio dell’anno: quello della showgirl argentina col suo giovane Stefano De Martino.
È passato poco più di un anno dallo scoccare della scintilla, quando un balletto galeotto alla trasmissione televisiva “Amici” di Maria De Filippi fece saltare il fidanzamento di lui con la cantante Emma Marrone e cancellò definitivamente Fabrizio Corona dalla testa di lei. Nel frattempo – tra una paparazzata, un set fotografico e un programma televisivo – ha bruciato tutte le tappe: dopo 10 giorni d’amore già sognava un figlio – che non si è fatto attendere – e pochi mesi dopo il parto, la sera del 20 settembre 2013, giorno del suo ventinovesimo compleanno, con il piccolo Santiago paggetto ufficiale, Belen Rodriguez ha detto sì con voce tremante al suo bel ballerino.
Le promesse sono state scambiate a Comignago – paesino in provincia di Novara – nell’abbazia di Santo Spirito, dove il sacerdote del paese Benigno Sulcis e Don Luigi (prete vicino alla famiglia De Martino) alla presenza di circa 200 invitati hanno concelebrato il matrimonio. Molti i vip-amici presenti che non si sarebbero mai persi questa mondana occasione: Elisabetta Canalis, Elena Santarelli, Paola Barale, tutte imbellettate nei loro super abiti speravano di rubare l’attenzione dei flash. Ma gli occhi erano tutti puntati su Belen.
Fasciata in un vestito avorio da 100 mila euro decisamente nel suo stile: vistoso! Daniele Carlotta, stilista emergente a cui Belen ha deciso di affidarsi, ha creato per lei un abito ornato da un preziosissimo pizzo francese degli anni ’40; dalle poche immagini trapelate sin ora si può notare una profonda scollatura sul corpetto e abbondanza di pizzo tempestato di pietre Swarovski sulle maniche trasparenti e sul petto. Altissimi décolleté ai piedi – fin troppo decorati di paillettes – riprendono lo stile dell’abito, mentre un trucco impalpabile molto sobrio e un semplice chignon chiuso da un fiore bianco sulla testa rifiniscono il look.
Una scollatura inadatta per qualsiasi sala da ballo ed anche per una sala Comunale davanti al Sindaco di turno; ma assolutamente criticabile in una Chiesa, e ciò rivela la scarsa percezione del luogo sacro in cui la nostra ha voluto celebrare il matrimonio. Ci auguriamo che nessuna novella sposa voglia imitarne la disinvoltura e che nessun altro parroco chiamato a celebrare un prossimo matrimonio, voglia accettare all’altare una sposa così poco vestita, per rispetto al sacro vincolo e sopratutto per rispetto alla Presenza Eucaristica che immaginiamo presiedesse l’altare.
La favola non si è certo fermata qui. La sposa si è sciolta i capelli, tolta il velo e cambiata d’abito; pronta per godersi la nottata ha scelto un vestito più comodo dall’animo gitano fatto di metri di chiffon e con la schiena completamente nuda. Dopo la cerimonia infatti la festa è andata avanti a Villa Giannone, dove gli sposi e gli invitati si sono trasferiti per continuare a divertirsi fino alla mattina seguente. Non è mancato nulla: un ricco menù a base di pesce con richiami alla tradizione culinaria argentina e napoletana, candide rose color cipria sparse ovunque come ornamento, una wedding cake a più piani, i fuochi d’artificio, ballerine omaggiate a tutte le ospiti per ballare più comodamente tutta la notte.
E ora sono marito e moglie… vivranno per sempre felici e contenti? Speriamo – visto che hanno fatto tutto di corsa – che non sia il solito matrimonio flash purtroppo sempre più di moda. Fatto e… finito!