Grandi rouches per la P/E 2014 di Nino Lettieri
Una presentazione, quella voluta da Nino Lettieri ad AltaRomAltaModa gennaio 2014, che divide la collezione P/E 2014 in tre sequenze nettamente distinte. Si inizia con tessuti -chiffon, organza, raso di cotone e georgette- a stampe: il medesimo disegno orizzontale ideato da Nino Lettieri che si ripete, sui diversi tessuti in tonalità brune o nere e sugli stessi abiti lunghi leggeri e fluttuanti, a vita bassa o stile impero con la vita portata decisamente sotto il seno o con l’ampiezza che parte dalle pieghe fissate al carré; il disegno è riportato anche sui pantaloni, corti al polpaccio di chiara reminiscenza anni ’50-’60.
Con l’intermezzo di completi pantalone con giacca o mini dress linea trapezio in tessuto stropicciato dalle ricche rouches sulle spalle, si passa alla serie dei capi arricchiti da dettagli in plissé. Ci sembra più preciso parlare di dettagli plissè, perché Nino Lettieri usa questa tecnica su abiti o completi pantaloni neri o in svariate nuance del bianco dalla linea semplice e liscia,costruiti però con tessuti semi rigidi – shantung, taffetas, l’organza- ; con gli stessi tessuti crea scultorei dettagli bianchi, neri o bicolore bianco e nero. L’effetto non è sempre apprezzabile; le applicazioni di queste voluminose rouches disturbano la lettura della struttura dell’abito, sono senza significato e non aggiungono valore all’abito e al lavoro dello stilista. Due sono gli abiti interamente plissettati un mini dress dalla gonna doppiata e l’abito da sposa arricchito da una doppiatura del tulle con un bel ricamo luminoso: peccato che il taglio al vivo dell’orlo sfilacciato ha lasciato il sapore di un qualcosa di poco curato e non all’altezza di un capo di altamoda.
Il terzo insieme degli abiti è caratterizzato da abiti trasparenti realizzati con preziosi e raffinati ricami di soutache, arricchiti da piccolissime paillettes dai disegni orientali. L’eccessiva trasparenza dei capi lascia vedere la biancheria intima delle modelle: mandare le ragazze in passerella in mutande e con il seno scoperto è sempre degradante per la dignità della modella stessa e per l’immagine femminile che ne risulta. Molto di più se si pensa che Nino Lettieri ha voluto in passerella 13 giovani bellezze, protagoniste dell’ultimo concorso di Miss Italia rilasciando una dichiarazione in cui afferma di aver voluto presentare “un prototipo di donna che rispecchia semplicemente … la mitica bellezza italiana”.
Tra gli accessori da menzionare il ritorno per Nino Lettieri del sandalo anni ’60, la classica scarpa chanel, con punta e tallone aperto, tacco medio alto in vernice o raso e i grandi bracciali cilindrici in plexiglass.