Le forme versatili di Massimo Rebecchi p/e ’09
La femminilità pensata da Massimo Rebecchi, per la primavera ’09, è tutta giocata sulla couture: tagli sartoriali e tessuti preziosi, sotto il segno del bianco e delle tinte tenui. Sete, cotoni, fibre di bamboo e nappa si alternano tra echi giapponesi e richiami decò, rivelando una collezione disinvolta e romantica, scattante e fluida
Balze, ricami e ruches. Mini camicie con spalle arricciate. Le giacche e i trench si accorciano, lasciando ai dettagli il compito di definirle.
La femminilità pensata da Massimo Rebecchi, per la primavera ’09, è tutta giocata sulla couture: tagli sartoriali e tessuti preziosi, sotto il segno del bianco e delle tinte tenui. Sete, cotoni, fibre di bamboo e nappa si alternano tra echi giapponesi e richiami decò, rivelando una collezione disinvolta e romantica, scattante e fluida. Sono icone della femminilità come Lauren Hutton ed Emma Watson ad ispirare Massimo Rebecchi che disegna forme versatili e mai statiche che guardano a un look bon-ton.
Abiti con il punto vita spostato, molto alto, talvolta basso oppure totalmente assente, bermuda la ginocchio da indossare con il tacco, capospalla con maxi colli strutturati e per la sera gli abiti cadono dritti e sfiorano il ginocchio, fluttuano con movimento ed accentuano la loro leggerezza giocando con gli inserti orizzontali in organza. Importanti ricami neo-decò impreziosiscono camicie e mini abiti, dove si confondono paillettes, pietre dure, placche di madreperla e di metallo.
I colori si susseguono in una palette delicata su cui spiccano toni più decisi: si parte dalle gradazioni del celeste ceruleo sino ad arrivare a quelle più calde della terra, dal sabbia al fango.