Vintage e sei subito trendy
Vintage, ovvero il piacere di riscoprire abiti e accessori che raccontano una storia tornando ad essere indossati e amati, come se volessero sfidare il tempo che passa. In questo è racchiuso il fascino intramontabile della moda d’altri tempi. All’etica e all’estetica del ha dedicato una fortunata mostra il Castello di Belgioioso (PV) con “Next Vintage 2014” dal 24 al 27 Aprile scorso, in una raffinata scenografia che ha visto una sessantina di espositori proporre pezzi di notevole pregio dal XVIII secolo fino ai recenti anni ’90.
Le “chicche” esposte sui banchi (per la vendita diretta al pubblico) andavano dalla valigia Louis Vuitton alla borsa Kelly di Hermès in cocco, dalla camicia Pucci al tailleur Chanel, dallo stiletto Ferragamo al mocassino Gucci, dal pantalone Armani ai più “facili” e accessibili – ma non meno “mitici” – jeans Levi’s anni ’60 a vita alta.
Proprio il revival del jeans colorato (meglio se in tinte pastello) è assurto a uno dei trend imperanti per i mesi a venire (anche il vintage ha le sue “mode”), magari abbinato a giacche di buona sartoria o magliette ricercate. Tra le altre tendenze emerse nelle sale di Belgioioso è spiccata la voglia tutta femminile di riappropriarsi della propria anima romantica e spontanea, declinata in capi da “figli dei fiori” e poi tanto bon ton con colletti rigidi e sottane spensierate. Sarà “cult” anche il trench di ispirazione inglese in cotone gabardine, un classico indelebile.
Interessante anche in ottica di investimento al pari delle opere d’arte, lo stile o meglio gli stili vintage di qualità confermano così tutto il loro potere attrattivo su quanti puntano ad un’eccellenza che prescinde dalle stagioni, per esaltare invece la singola personalità e i sentimenti individuali, compresa la nostalgia. Vivere facendo rivivere il passato è infatti un’emozione straordinaria, che denota la capacità e la volontà di rinvenire l’occasione di dare un nuovo futuro a qualcosa di prezioso, fatto di memoria storica oltre che di materiali di qualità.
“Next Vintage 2014” è stato il contesto ideale anche per ospitare un evento espositivo sofisticato in omaggio all’indimenticabile Gianfranco Ferrè ed alla sua moda “architettonica”, vero alfiere di eleganza stilistica.
Concessi dal Museo per la Moda della Fondazione Sartirana Arte, i 19 abiti del Maestro in mostra al Castello di Belgioioso hanno fatto parte delle collezioni prêt à porter primavera-estate e autunno-inverno dal 1985 al 2004, perfetti per “interpretare” i suoi fondamentali codici stilistici ispirati all’unicità, alla bellezza, al glamour, ma soprattutto al desiderio di eternarsi, di trasmettere valori e cultura, vita e speranza al futuro. Una moda che ambiva e ambisce, anche ora che Ferrè non c’è più, ad esprimersi nello spazio e nel tempo, ma radicata nell’hic et nunc, desiderosa di concretezza e realtà.
Si è trattato quindi di una piccola, squisita “mostra nella mostra”, che ha rivelato, anzi confermato, il metodo di lavoro del grande couturier (forse il più “vintage” di tutti, pure quando creava il nuovo), rilanciando le sue idee sulla moda. Egli infatti amava ripetere: “La moda è logica, metodo, sistema. È lavoro. Anzi, la moda sono tanti lavori: del disegnatore, del sarto, dell’artigiano, del tecnico. Servono entusiasmo e dedizione. E curiosità intesa come ricerca continua di stimoli. E cultura intesa come conoscenza delle esperienze altrui, delle espressioni del sapere umano, degli altri orizzonti e delle più diverse realtà di vita. Conoscere e sperimentare, lavorare e sapere esattamente quello che si vuole. E, soprattutto, non dimenticare mai che la moda è anche sogno”.