Giovani talenti: attenti a quei due!
Parliamo quasi sempre di grandi stilisti di fama conclamata, ma in realtà dovremmo concedere più spazio e rilievo a quelli emergenti o appena emersi, se non altro perché il futuro della nostra moda è nelle loro mani. E poi – riconosciamolo – tra di essi se ne trova qualcuno veramente talentuoso. Due sui quali si può scommettere sicuramente sono quelli di cui ci occupiamo in questo articolo: uno italiano (siciliano per la precisione), l’altro norvegese.
Cominciamo dal 28enne Salvatore Piccione, diplomato in Fashion Design all’Istituto Europeo di Design di Roma nel 2008 e vincitore della decima edizione del concorso “Who is on next?”, l’ormai celebre contest targato AltaRoma e Vogue Italia per lo scouting dei giovani stilisti. In precedenza aveva ricevuto significativi riconoscimenti in altri concorsi come My Own Show IED-Vogue Italia e Professione Moda Giovani.(cfr. http://www.imore.it/rivista/?p=31426)
Già collaboratore di Mary Katrantzou (per cui seguiva progetti speciali con Swarovski, Topshop, Pablo Bronstein e Longchamp), di Céline (Print Design), nonché freelance di Illustrazione fashion per Arpel Fur Magazine e di Hobbs a Londra, nel 2012 l’intraprendente designer ha lanciato il suo brand “Piccione.Piccione”, proponendo un’idea onirica di donna, vestita di creazioni suggestive, dalle stampe geometriche complesse, tecnico-ingegneristiche, e dai colori squillanti. Il tutto ingentilito da preziosità, fiori, ricami fatti a mano che evocano un mondo di armonia.
Molto apprezzato da Franca Sozzani, storica direttrice di Vogue Italia, per la sua collezione ready-to-wear perfetta, di estrema praticità e freschezza, all’insegna del buon gusto declinato nella reinterpretazione del ricamo floreale per una donna contemporanea che ama l’innovazione fondata sulla tradizione, Piccione si è aggiudicato ad AltaRoma anche i consensi di altri prestigiosi giurati, come Suzy Menkes, mitica penna dell’International Herald Tribune ed ora del gruppo Condè Nast, Daniela Agnelli, Fashion Director di Telegraph Magazine, Beppe Angiolini, Presidente della Camera Italiana dei Buyer, Jason Broderick, Menswear Fashion Director di Harrods, Tiziana Cardini, direttore moda de La Rinascente, Beppe Modenese, Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana, Averyl Oates, direttore moda delle Galeries Lafayette, Yumi Shin, Senior Vice President, General Merchandise Manager and Chief Site Merchant di Saks Fifth Avenue.
“Abbiamo scelto Salvatore perché la sua è una collezione completa. Ha la capacità di vestire una donna rendendola non solo bella, ma anche innovativa”, ha puntualizzato Franca Sozzani.
Piccione va dunque incoraggiato a proseguire lungo il suo percorso originale, che ne valorizzi la padronanza completa di strumenti performativi.La sua sensibilità assoluta per l’abbigliamento femminile, la cura maniacale dei particolari, la passione per il ricamo artigianale, il gusto per il decoro elegante, uniti ad una costante ricerca di creatività e di bellezza, l’hanno già fatto emergere come stilista autonomo, dalla forte personalità, per cui siamo certi che non ci deluderà alle prossime prove cui è chiamato (dal 28 Febbraio al 2 Marzo lo stilista è atteso guest designer a WHITE, il salone internazionale della moda contemporanea in programma a Milano).
Del resto, è stato detto di lui che il suo ideale per la donna “deriva dalla rivalutazione di pura bellezza. Una donna che vuole essere bella dal punto di vista naturale, molto consapevole di se stessa, infatti ogni dettaglio è calcolato, eppure sembra che non richieda sforzo”. Il suo obiettivo comunque non è quello di cambiare la visione della femminilità, ma di migliorarla e renderla riconoscibile, affascinante e preziosa nella sua fantastica audacia.
Emergente come la punta di un iceberg artico è pure il norvegese Damien Ravn, che a soli 5 anni dal diploma al Royal Academy of Fine Arts di Anversa (Belgio) è già un insegnante in prestigiose scuole, un art director e, soprattutto, lo stilista del marchio che porta il suo nome. Oltre a collezionare premi e menzioni d’onore in tutto il mondo, dal Flanders Fashion Institute al Festival di Hyères, questo 30enne “boreale” è stato nominato dai redattori di Elle Scandinavia “New Talent Nordic of the Year” nel corso del gala degli Elle Style Awards, per il suo uso innovativo di materiali e volumi “couture-like”.
In effetti Ravn è da sempre un paladino del concetto di “slow fashion” alla base del fatto a mano, che nelle sue collezioni si concretizza in un ossimorico “massimalismo minimalista”, giocato su forme delicate, uso di tagli intricati e molti dettagli, nel tentativo di rendere scultoree forme all’apparenza lineari. Nelle sue creazioni ci colpiscono soprattutto i delicati motivi a pergamena, i grembiuli-tabarro e le spalle scolpite, dove dominano color nude e argento, attinti dalle pagine di un libro sulle armature medievali (che egli ha casualmente trovato a Vienna). Ne è sortita un’intrigante linea di lingerie portata sotto imbracature in velluto che richiamano le geometrie delle vetrate gotiche in vetro policromo, e poi una cotta di maglia rivisitata con un soffice maglione intrecciato a fili multicolor. La sua interpretazione ludica di un tema piuttosto serio si fa dolcemente futuristica se abbinata a pochette porta-iPad e creepers argento alte 10 centimetri, create in collaborazione con la griffe inglese Underground Shoes. Anche il look che ha ideato per Chloé merita una citazione: un cocktail dress in rete corallo con gonna a palloncino, indossato sotto un blouson in neoprene con spalle scese, un outfit very chic.
Da sempre Ravn ama realizzare dei tessuti speciali unendo vari materiali, come il jersey con il neoprene, e gli piace combinare elementi molto strutturati con altri più leggeri, il contrasto provocato da materiali di peso diverso che crea un’estetica di grande interesse.
Ecco come questo stilista venuto dal Nord vede il suo futuro: “Continuerò a produrre la mia etichetta in modo artigianale, la moda è troppo veloce, io preferisco andare più piano. Per ora è più importante, per me, offrire un buon prodotto, in cui credo, che essere al passo con tendenze e stagioni. Spero di poter rendere commerciale la mia collezione… nel frattempo sono molto contento di iniziare un nuovo anno come insegnante al Fashion Department of the Warsaw Fine Arts Academy, una scuola nata da poco, dove stiamo facendo un ottimo lavoro”.
Allora, attenti a quei due!