Un tessuto lungo 150 anni
Un libro fotografico e una mostra itinerante per festeggiare i 150 anni del premiato lanificio Reda di Valle Mosso (Biella), storico produttore di tessuti per importanti brand come Giorgio Armani, Ermenegildo Zegna, Kiton, Corneliani.
La mostra “150”, che è partita da Palazzo Clerici in occasione della XX edizione di Milano Unica per poi trasferirsi a Berlino, New York e Londra nel corso di quest’anno, si sviluppa come un percorso multidimensionale e plurisensoriale (realizzato sotto la direzione creativa dell’agenzia Sartoria e in collaborazione con The Woolmark Company, massima autorità mondiale per la lana merino australiana), allo scopo di sottolineare i valori di un’esperienza a 360 gradi nel mondo del filato, dalla selezione della pregiata lana sino al tessuto finito della più alta qualità. A caratterizzare questo evento ispirato alla sinergia tra artigianalità, fotografia e tecnologia, è l’estrema dinamicità, che rappresenta efficacemente le varie trasformazioni della materia prima, ovvero tutto il ciclo manifatturiero d’eccellenza svolto nell’antica azienda biellese.
In occasione del 150° anniversario, Reda ha anche pubblicato un sontuoso volume curato da Angelo Flaccavento e realizzato dall’agenzia Magnum Photos. Il risultato è un’autentica raccolta di opere d’arte, in cui cinque celebri fotografi raccontano con i loro scatti le diverse anime del lanificio senza indulgere nella nostalgia d’antan e superando mere finalità istituzionali: gli obiettivi di Alex Majoli e Paolo Pellegrin descrivono il rapporto che lega l’Italia all’Australia; Olivia Arthur rende omaggio alla nobile manualità degli artigiani; Mark Power raffigura la potenza delle moderne macchine di produzione; Gueorgui Pinkhassov si focalizza sul legame tra l’azienda e i clienti più fashion.
Reda, che nel 2014 ha raggiunto un fatturato di ben 80 milioni, produce ogni anno due collezioni che seguono il calendario stagionale del prêt-à-porter internazionale. Unico lanificio al mondo ad aver ottenuto la certificazione Emas per il costante miglioramento delle prestazioni ambientali, adotta da tempo un sistema di eco-gestione all’avanguardia, arrivando a “lavare” decine di volte al giorno l’aria che si respira all’interno delle fabbriche. Un altro primato mondiale per un lanificio è quello relativo al “negozio virtuale”: nel 2013, infatti, ha cominciato ad utilizzare il canale e-retail, con una speciale sezione Made to Measure. Ha anche investito in una start-up che gestisce la vendita di abbigliamento online, e prossimamente lancerà un progetto per mettere in contatto gli acquirenti dei propri tessuti con sartorie in grado di confezionare abiti ad hoc.
L’azienda, fondata nel 1865 dall’imprenditore Carlo Reda che trasformò un vecchio mulino in lanificio, oggi è guidata dalla quarta generazione familiare, orgogliosa di controllare la filiera completa (compresa la produzione diretta di lana su 30mila ettari in Oceania) e di esportare l’85% della produzione (soprattutto in Germania, Cina, Giappone, Stati Uniti, Russia; e presto si andrà alla conquista dei mercati di India e Brasile).
Interlocutore di riferimento per i brand del lusso globale, Reda al presente è molto impegnata anche nelle sponsorizzazioni artistiche e nel sostegno all’innovazione nel distretto biellese, con un occhio di riguardo ai giovani. Non a caso sta portando avanti alcuni piani con Banca Sella per finanziare start-up nel territorio, con esperti di social e di marketing, nella consapevolezza che la tradizione avrà un futuro solo se si fonderà sull’innovazione.