Davide Cenci dal 1926.Tra tradizione e contemporaneità
Così recita un’eloquente, quanto mai attuale citazione di Paolo Coelho: “ Sovente, l’eleganza viene confusa con la superficialità, la moda, una certa mancanza di interiorità. Si tratta di un grave errore: l’essere umano ha bisogno di eleganza sia nelle azioni, che nella postura, poiché, questa parola è sinonimo di buon gusto, amabilità, equilibrio e armonia”. Questa frase, esprime e riassume l’essenza di una Maison –Davide Cenci– nata nel cuore della Roma antica, parecchio tempo fa ….
Un giorno (o forse una notte) della metà della terza decade secolo scorso, un intuitivo signore di nome acume, si insediò con la tormentosa avidità di un grillo parlante, nella mente di un uomo di nome Davide. L’uomo, intelligente, attento, e quanto mai acuto ascoltatore, di buon grado si lascio suggerire quel che la mente a volte, non osa pensare. Fu così che, nel lontano 1926 – con tanta fiducia nel cuore- in Via Campo Marzio cinque, il signor Davide Cenci, aprì la sua prima camiceria.
Da quel dì, di acqua sotto i romani ponti ne è passata! Oggi, esattamente ottantanove anni dopo l’inizio di una gloriosa carriera, i nipoti Davide e Giacomo Cenci, permeati da anni di approfondito studio e maestranza, decidono di lanciare la loro prima collezione insieme alla loro prima fragranza profumata.
La collezione, intitolata “dal 1926 Davide Cenci, Crafted in Italy” è un omaggio al nonno Davide e una celebrazione dei mitici anni ruggenti, anni di rinascita e riattivazione culturale politica e sociale, anni di feste e fasti; di leggerezza e spensieratezza.
I luoghi sono gli stessi di un tempo, ma al posto dell’antica sartoria -che assieme ai maestri sarti e alle loro mani sapienti è stata traslata altrove- c’ è ora un elegante showroom in cui la nuova capsule, accuratamente ordinata, si lascia osservare. L’atmosfera è placida, lo sguardo fende le grandi vetrate e penetra il romantico cortile interno …. quanta bellezza! capi contemporanei e tradizionali, freschi e autorevoli , bucolici e metropolitani , cosmopoliti e tenacemente italiani.
L’intera collezione, moderna, duttile, pratica, disinvolta e attenta alle tradizioni, è, passaggio dopo passaggio, confezionata da mani flessuose e sapienti delle più raffinate eccellenze artigiane del nostro paese. Un guardaroba intelligente, versatile e completo.
Abiti dalle linee pulite ed eleganti, giacche destrutturate morbide come cardigan e lavorate a telaio nei nobili filati del cashmere, dell’alpaca, e della seta (tessuto strumentale a mescere filati differenti tra loro). Cashmere, per panciotti in maglia, per cardigan lavorati a costa inglese e per i maglioni a collo alto lavorati a sei fili nelle placide sfumature dei grigi, e del carta da zucchero.
Il pezzo forte della collezione sono i giacconi in tessuto tecnico “Storm System” brevettato da Loro Piana, le cui principali caratteristiche sono: idrorepellenza, traspirabilità, e impermeabilità , disponibili, oltre che in lana tecnica, anche nella versione misto cachemire “modello New York” leggeri alla vista, e ottimamente robusti alle intemperie. Non mancano poi di certo, le intramontabili giacche Harris Tweed, e Pied de Poule, ne tantomeno i Principe di Galles. Ancora cashmere, per le raffinate cravatte in maglia a finitura triangolare, (anziché dritta, come di consueto) in doppio colore, uno per il davanti e uno per la “coda”.
Degni di nota anche: le originali sciarpe in foulard di lana con su riproduzioni dei dipinti dell’artista Alberto Baccari, e un set di valigie nei pellami più pregiati, che definiscono e completano questa quanto mai interessante capsule.
Nella casa madre si respira il fascino tipico dei luoghi ricchi di storia. In questa sede, ancor prima dell’antica sartoria, sostituita oggi dall’attuale showroom, un monastero di suore di clausura ha posato la sua aurea di spiritualità, e così lo spirito si innesta nel glamour, e con doviziosa affabilità i padroni di casa ci accolgono assieme ad una eccellenza mondiale nel suo campo: il maestro profumiere Lorenzo Dante Ferro. Occhi medianici, sguardo magnetico , eloquio raffinato, il maestro, con generosa perizia, ci illustra la sua ultima opera d’arte, la seconda importante novità di casa Cenci : il profumo, una fragranza sofisticata e suadente, pensata per l’uomo ma adatta anche alla donna.
Un sapiente mescolio di 130 note dei migliori agrumi e delle più corpose spezie, dove Il mandarino siciliano penetra il pepe, si mesce con basilico, bergamotto, sandalo, mirto e lavanda; fonde con intense armonie di legni pregiati poi si tuffa su polsi, collo e ogni altro strategico lembo corporeo, avvolgendo, chi lo indossa, di quel certo ammaliante “non so che” .
Ore 18.30 il negozio di Via Campo Marzio si trasforma in uno sfavillio di glamour e festosità, tanti gli ospiti, calda l’atmosfera ,un tripudio di incontri, fasti e vesti chiudono la prima delle pagine di questo entusiasmante primo capitolo del nuovo libro di famiglia.