Second Skin: il compito del tessuto
Si è svolto lo scorso giovedì 23 giugno l’evento-party “Second skin: Fabric. Star of Haute Couture Designers’ Creations.“
La serata, voluta da Pierlorenzo Bassetti e Marco Gambedotti ( giovane talentuoso designer e figlio d’arte) si è tenuta nella straordinaria cornice di via del Gesù presso i locali della “Galleria d’Arte “CArt original comic art and illustration gallery” e dell’attiguo spazio “Creative Lab” Pierlorenzo Bassetti Tessuti, con l’intento di celebrare il tessuto di filiera Italiana quale ineguagliabile ingrediente per lo sviluppo del processo creativo degli artisti del costume. Il tessuto quale fonte di ispirazione, quale oggetto iconico, quale divulgatore di nuove tendenze già prima di essere tradotto in confezione.
Per l’occasione sono stati esposti magnifici abiti di Haute Couture Vintage di famose Maisons: una mise verde pistacchio di Lancetti, un mantello giallo ocre di Rocco Barocco, e ancora, un abito color becco d’oca di Renato Balestra, una splendida veste da sera di Irene Galitzine e da ultimo un femminile dress room di Ginevra Odescalchi.
Storia cultura e arte; vintage di storiche firme e couture contemporanea disegnata da giovani couturier tra i quali Emanuela Conte, Fabio de Riso, New Land di Carlo e Marco Gambedotti .
La bottega Bassetti nacque nel lontano 1953. Appena qualche anno dopo l’ingresso del New Look di Dior, quando ancora si usava utilizzare metri e metri di stoffa per la confezione di un semplice abito da mattina, quando, accanto alla sartina di quartiere, armeggiavano giovani stilisti in erba.
Da qui, da Bassetti sono passati e tuttora passano nomi di rilievo internazionale. Da Valentino, a Fendi a Renato Balestra. Da Milena Canonero a Maurizio Millenotti a Gabriella Pascucci. L’Atelier del tessuto ha firmato a suon di stoffe film che hanno fatto la storia del cinema, “La Grande Bellezza”, per esempio.
Oggi la tradizione viene egregiamente proseguita e perseguita da Pierlorenzo, che da suo padre ha imparato l’arte delle stoffe e della loro interpretazione, che della storia di pizzi, merletti, sete, lini e velluti, ne ha pieni occhi e cuore; che non manca mai, di operare scelte dal guizzo moderno e contemporaneo.
Alla serata non sono mancati, buona musica, buon vino e alcuni nomi celebri, tra i quali Gaia Straccamore, leggiadra étoile del corpo di ballo dell’opera di Roma, la signora Marina Ripa di Meana, lo stilista Antonio Grimaldi e molte altre persone del mondo della moda, dell’arte e dello spettacolo.