Hussein Bazaza, Angelos Bratis, Esme Vie: La classe va di moda!
Molto promettenti, ma non nuove alle passerelle, le giovani leve dell’edizione 2016 di Alta Roma! Ne presentiamo tre al vostro giudizio: Hussein Bazaza, Angelos Bratis, Esme Vie di Julia Voitenko
Hussein Bazaza
Beirut, 18 luglio 1990, nasce –immagino- in una torrida giornata di caldo libanese. Ha occhi verde mare Hussein Bazaza, incastonati su un volto placido e sereno; una passione dirompente lo accompagna sin da bambino, quella per ogni forma d’arte. La passione va nutrita e lui la alimenta con studio, garbo, cura e bellezza. Conquista così una visione delle cose molto profonda e personale.
Con il trascorrere del tempo emerge l’interesse per l’alchimia, pratica medievale basata sul tentativo di mutare il ferro in oro e di scoprire l’elisir di lunga vita. Durante il viaggio nell’universo alchemico incontra “Sophia The Alchemist” la donna che ha trovato la formula per l’immortalità e si è trasformata in “Sophia The Goddess”. Lei, ispira la sua ultima collezione. La collezione presenta simboli “esoterici” quel tanto che basta per avvolgere in un clima di mistero l’immagine femminile ma in ciascuno degli outfit proposti si legge un grande rispetto per l’intimità femminile ed emerge complessivamente il profilo di una giovane donna, colta, composta ed elegantemente sofisticata.
Un defilé superbamente definito, che ha visto tradurre in abiti di Houte Couture le mise pret-à-porter 2016/2017 presentate dal giovane stilista lo scorso inverno a Dubai. Sfilano sontuosi abiti con gonne a corolla e volumi sostenuti. Generoso è l’uso del pizzo ed originale l’idea di realizzane degli oblò per alcune delle vesti, così come generosa è la quantità dello shantung di seta usato.
La palette di colori spazia con gran naturalezza dai toni freddi a quelli caldi; e così pennellate di bianco si posano sui celesti chiari e su caldi caramello e tabacco. Il rosso carminio si sposa con tonalità di grigio chiaro e con azzurri intensi per poi dissolversi nel nero. Spicchi e schizzi di colore dipingono le tele e i loro simboli che portano stampati: spuntano stelle, fanno capolino variopinte farfalle ed immaginari unicorni simboli della saggezza e della purezza. I capi assumono un temperamento disinvolto grazie alla cinturina nera, dal mood texano, annodata in vita con tanta nonchalance. Un piccolo dettaglio (ripetuto in ciascuna delle mise) volutamente stonato e magistralmente armonizzato.
Mediante le proprie creazioni lo stilista esprime parte del suo intimo, e quando questa parte “passa” nelle sue creazioni, rivela un inconfutabile quanto prezioso quid pluris. Non è un caso dunque che, pur così giovane, Hussein già abbia all’attivo una serie di premi. Il prestigioso Elle Style Award come “Best Upcoming Middle East Designer”, ottenuto con votazione concorde di 44 editor di Elle; la menzione di “Best Emerging Designer” ai The Middle East Fashion Awards 2015, nonché, sempre nel 2015, quello per la vittoria della special edition di “Who is On Next? Dubai”; oltre a tutti quelli ottenuti durante il suo corso di studi.
Angelos Bratis
Un’altra delle menti creative dell’ultima edizione di Altaroma è Angelos Bratis, strepitoso designer greco trapiantato in Inghilterra e dotato di classe da vendere. Vincitore dell’edizione 2011 di “Who is The Next?”, Bratis reca con se una nuova interpretazione del neo-classicismo greco-romano.
Noto per le linee fluide femminili e contemporanee, cosi come per la meticolosa attenzione nella scelte dei tessuti e delle confezioni, maestro del drappeggio proprio del peplo greco al quale sempre si ispira, ha realizzato una collezione elegante, pratica, fresca e straordinariamente raffinata.
Molte le fogge trapezoidali nelle bluse e nelle gonne; giocosi i tasconi che ricordano i grembiulini “da lavoro” di quando eravamo bambine.
Belle le fogge a Kimono, definite nei fluttuanti abiti in seta e nelle leggerissime bluse, così come belle le stampe geometriche.
Tre le scelte cromatiche approntate, i neutri, il bianco e nero e l’azzurro nelle sue varie sfumature.
Esme Vie
Il trio di maestranze si chiude con la russa Julia Voitenko vincitrice del premio “Who is on Next ?”2013 che, con il suo marchio Esme Vie, ha riconfermato anche in questa edizione la fedeltà ad un proprio deciso gusto estetico e al contempo la propria estraneità alle mode del momento.
Amante delle linee anni 50-60, che ripropone in chiave contemporanea, per le sue creazioni Julia si avvale di una tecnica di confezione sposata in passato dalla stilista Mila Schön, tecnica che non lascia intravedere le cuciture né all’interno, né all’esterno dell’indumento. Ha scelto inoltre, un innovativo metodo di lavorazione della seta in grado di conferirle una consistenza ancora più morbida e confortevole del consueto.
La collezione “Zefiro” propone capi delicati e romantici che tanto ricordano Saint-Tropez, Cannes o Forte dei Marmi nel periodo dopo guerra. Deliziose le tutine a righe nei toni panna e rosa, panna e giallo chiaro; straordinariamente femminili le fogge a corolla sia per gli abiti che per le gonne.
Non mancano linee a uovo, così come vesti a sacchetto combinate con raffinati soprabiti della stessa sfumatura di pacato colore.