Ermanno Scervino P/E 2017: una sensuale femminilità
Una donna decisamente sensuale è quella che porta Ermanno Scervino in passerella per la P/E 2017. Non solo negli abiti da sera dove prevalgono le trasparenze dei pizzi, e delle organze di seta, ma anche nei capi in eco-pelle che aderiscono strettamente al corpo, in quelli più quotidiani come i completi a righe nella loro abbondanza quasi rinascimentale, e in quelli dove la profonda scollatura e gli spacchi laterali sulle gambe conferiscono all’indossatrice una sensualità accentuata ma, bisogna ammetterlo, non aggressiva e tanto meno sfrontata o trasgressiva.
Da un punto di vista stilistico tre sono gli elementi caratterizzanti la collezione: il colore, la lavorazione dei tessuti, la capacità di Ermanno Scervino di ingentilire in chiave femminile le giubbe dell’uniforme degli Ussari.
I colori sono prevalentemente pastello, verde, giallo che talvolta assume tonalità dorate, celeste così tenui da rendere ancora più eterei gli abiti da sera in pizzi e organze, ma presenti anche in tessuti apparentemente più corposi come nel tailleur pantalone verde, giacca doppio petto con versore impreziosito da un ramage di cristalli sempre di un verde “lattuga tenera”. Non manca il bianco nei pizzi e nelle giacche militari; da notare quello utilizzato nelle due belle redingotte con doppi bottoni di perle, grandi tasche e tante spille che ricordano vagamente le decorazioni militari. Prevalgono i rosa per i pizzi anche nella tonalità carne. Pochi gli stampati, quasi assente il nero. Da sottolineare l’effetto ottico raggiunto con il rigato regimental mescolato in righe orizzontali e verticali nei capi più vacanzieri.
La lavorazione del tessuto ha il suo punto culminante nell’organza plissettato a nido d’ape negli abiti da sera nei quale sottolinea il punto vita o serve a dare volume al tessuto nella gonna. Talvolta sono le applicazioni a dare volume al tessuto come nell’abito longhette dalle tonalità rosa e bianche con una sottile cintura di cristalli o nel nero lungo. Bellissimi i pizzi che creano disarmoniche trasparenze; ma notevole la lavorazione del tessuto dei due abiti a grandi foglie verde e rosa intenso, drappeggiati in vita e impreziositi da cristalli in tinta a trattenere il drappeggio e ad adornare la scollatura.
Un filo conduttore della collezione si ritrova nei suggerimenti militari: le giacche uniforme, ma anche gli inserti orizzontali negli abiti che citano gli alamari, i gioielli che ricordano le decorazioni sulle uniformi militari, ecc.
Al di la di ogni considerazioni derivante dal gusto e stile personale che possa far apprezzare o meno le collezioni di Ermanno Scervino, è necessario riconoscere allo stilista fiorentino un grande lavoro di ricerca e di sperimentazione, l’utilizzo di una manualità sartoriale tutta italiana; la cura meticolosa nella scelta dei materiali, nella costruzione dell’abito; l’attenzione ai dettagli che completano l’abito, gioielli, cinture, bottoni; nastri che disegnano un decoro su una tunichetta dalla linea pulitissima, o costruiscono il collo e il ficco di una camicia o sono semplicemente un nuovo tipo di monile, semplicissimo ed elegante.