Omaggio a quel certo non so che si chiama femminilità
Camillo Bona e Anton Giulio Grande hanno in comune un forte senso estetico, la lavorazione dei capi realizzata dai migliori laboratori artigianali italiani, l’amore per il lusso, ed una spiccata percezione di ciò che una donna è disposta a lasciar trapelare di sé. Ognuno con la propria sensibilità, con il proprio bagaglio di esperienze e cultura, con la propria capacità di sintonizzazione; ognuno con il proprio distinto gusto; ognuno con la propria tipicità ha omaggiato la femminilità.
E’ ispirata alla diva del passato Silvana Mangano, alla sua misteriosa intensità, alla sua ineguagliabile e satura bellezza, alla pienezza del suo essere, la collezione P/E 2018 presenta da Camillo Bona ad Altaroma lo scorso giovedì 25 gennaio.
All’attrice, che in “Riso amaro”, capolavoro del 1949 di Beppe De Santis, ha debuttato nel ruolo di una mondina incantando il pubblico internazionale, a lei così schiva, a lei con la sua ermeticità , a lei figura delle più emblematiche e misteriose di un’epoca passata, a lei prima diva del neorealismo divenuta simbolo del cinema Italiano, la collezione vuole essere un omaggio. Da “Riso amaro” a “Mambo”, passando per “Morte a Venezia”, lo stilista ripercorre –dal punto di vista stilistico- le tappe dei film che vedono l’attrice protagonista proponendo silhouette di grande fascino ed eleganza. Nasce così la gonna a Corolla con ampiezza tipica degli anni cinquanta e perfettamente costruita che si incontra la camicia impeccabile per costruzione, linea, e leggerezza; candida, come un bicchiere ricolmo di latte e impalpabile come un sottile petalo di rosa. E poi l’abito chemisier, e quello con gonna a tulipano o a corolla; ammiriamo la costruzione perfettamente riuscita di un robe manteau tagliato e cucito a regola d’arte dalle migliori maestranze artigianali esistenti sul mercato.
La collezione è ricca di abiti dalle linee scivolate e leggermente avvolgenti; ricca anche, la proposta degli chemisier allacciati sul retro con ampia cintura di stoffa in tessuto a contrasto. Molte le linee a trapezio e a tulipano. I pantaloni sono ampli, a vita alta e con fasce verticali o orizzontali alla caviglia.
Ognuna delle mise è completata da un copricapo di foggia tondeggiante e a falda larga. Delle piccole architetture da passeggio posate sul capo, ognuna diversa e ognuna adeguata alla mise sottostante.
Il tutto, per una palette che vibra di tenui colori pastello, il celeste, il rosa, il verde chiarissimo, il giallo pallido e nella quale non mancano i neutri bianco e nero, né le pennellate di blu dipinte su tessuti pregiatissimi, sui migliori lini, le più raffinate sete, ed i cotoni dalla trama fitta talvolta tinta unita, talaltra in giochi di righe e pois.
Completano la proposta raffinatissimi long dress ricchi di ricami preziosi e complesse applicazioni realizzate a mano. Suggestivo l’abito da sposa che regala all’indossatrice con l’acconciatura del velo l’aura misteriosa, eterea e sensuale delle donne della Belle Epoque ritratte da Giovanni Boldini.
Una collezione, quella dello stilista, dalla tempra moderna che strizza l’occhio a un passato poi non così lontano.
Uno sguardo al passato anche per Anton Giulio Grande che torna ad Altaroma presentando nella magica location dei saloni dell’Hotel Eden, una capsule di eccezionale bellezza fatta di sedici pezzi di Alta Moda. Una collezione moderna con un netto richiamo agli anni venti. Un trionfo di silhouette in stile charleston con il punto vita appena accennato e gli orli arricchiti di merletti, frange e piume naturali di gallo cedrone; bustier di pizzo ricamati e decorati da frange di jais indossati su scialli in georgette sopra impalpabili gonne con plissettature soleil disegnate a losanghe o rombi, irrompono sulla scena della passerella.
Sono mise opulente ed eccentriche, cariche e stravaganti quelle proposte dal giovane stilista; corredate da grandi boa e ventagli di struzzo in colori sfumati, da copricapo di piume e catene dall’effetto teatrale; raffinate gorgiere e splendidi gioielli di lavorazione artigianale d’Haute Couture “Le Vitali”come i lunghissimi lacci di perle bianche e grigie da rigirare più volte intorno al collo, per arricchire abiti da mille e una notte, o i meravigliosi orecchini con pendenti di perle, ematite, opale rosa ed ametiste.
I colori della collezione spaziano dal mattone al bronzo , dal fucsia al prugna, dal rosso fuoco al nero, dal verde chiaro al verde smeraldo per una palette dal sapore carico e corposo che accende le mise di fascino e mistero.