Una collezione olimpionica per Stella Jean. MFW A/I 2018-19
Multiculturalità, integrazione, sviluppo, condivisione, scambio e arricchimento, sono temi sempre cari alla stilista italo-haitiana Stella Jean che anche questa volta ha presentato, in occasione della Fashion Week milanese di febbraio 2018 una collezione dalla tempra introspettiva, fatta di idee eterogenee e arricchita da un linguaggio globale ispirato ai giochi della XI Olimpiade di Berlino del 1936 ma anche al profondo legame di stima e rispetto nato fra l’atleta afroamericano Jesse Owens e il tedesco Luz Long.
Le specialità olimpiche dell’epoca, hanno preso vita attraverso i tagli di alta sartoria femminile fatta di gonne affusolate anni 30, pantaloni a vita alta tipici di quel tempo, camicie dalle maniche a sbuffo, maglieria in color block bicolor con ricami a mano e dettagli sportivi, capi spalla over dal taglio maschile, abiti dalla vita segnata, plissettati o fluidi, tute pantalone in cady e pied – de –poule e maglieria in lana mohair con su il racconto della storia di Jesse Owens, ricordato con il numero 733 sulla pettorina.
In passerella silhouette morbide hanno danzato accanto agli ampi volumi dei capi spalla ed a mise dalle fogge scultoree dissipate in cromie variegate. Cromie talvolta neutre, talaltra più decise e frizzanti sino a creare giochi e strati di colore originali e irriverenti, tratti distintivi della designer fatti di forti stratificazioni emozionali. Un intenso blu oltremare ha affiancato un rosso deciso, virato poi su tonalità diverse fino a sfumare nel borgogna; un arancio si è stemperato in un carico giallo oro che ha “tinto” paillettes volte a simboleggiare l’ambito podio, ed un tenero e fresco color pesca ha lanciato un appello al romanticismo primaverile.
Discipline olimpiche varie, come la scherma, il canottaggio, il nuoto e i tuffi impressi in stampe e dipinti colorati ispirati alla tecnica della cronofotografia, hanno arricchito i tessuti di allegria e leggerezza, mentre i dettagli floreali sugli abiti, -frutto di ricami realizzati a mano dalle artigiane umbre- hanno simboleggiato i fiori che adornano i capi degli atleti vincitori. L’ inizio della gara celebrata dalla designer è invece ironicamente rappresentato dai ricami delle numerazioni dei blocchi di partenza su gonne, pantaloni e capi spalla.
La proposta originale e avanguardista, è stata completata dai bracciali in fer forgé e dalle clutch – accessori ricavati da materiali di riciclo dipinti a mano da artigiani ed artisti del dipartimento Ouest di Haiti-; ed anche dalle “Tropez pata-pata sneakers”, calzature realizzate in pelle e rivestite in raffia, con una decorazione a motivi geometrici in micro borchie termoadesive verniciate, proposte in edizione limitata con la formula del see-now-buy-now, quindi acquistabili immediatamente dopo lo sfilata presso selezionati punti vendita in giro per il globo e sulla piattaforma e-commerce di Philippe Model.
Il progetto delle Tropez pata- pata sneakers”, vede la stilista impegnata in una partnership con il marchio Philippe Model Paris per supportare nuovi talenti secondo il progetto “No One Out” promosso dall’associazione del Servizio Volontariato Internazionale.
Una collezione olimpionica come la designer, che mai dimentica che una piccola stella può contribuire a far tanta luce in un grande universo.