ICEBERG, CIVIDINI, ANTEPRIMA p/e 2019: sinfonie diverse
Nulla accomuna le tre proposte se non elementi di diversità e la celebrazione di un universo femminile variamente interpretato per essere distintamente percepito: poetico o sperimentale, avventuroso e libero, sospeso nello spazio e in un tempo scandito dall’eternità di una ripetizione costante e ritmica. Parliamo delle collezioni p/e 2019 presentate alla settimana della moda milanese di settembre 2018 dai brand Iceberg, Anteprima e Cividini.
Il mondo di ICEBERG è ammaliato dai motori. Moto e macchine ispirano l’intera gamma di proposte ideate dal direttore creativo del brand, James Long.
Calcano la passerella silhouette femminili e maschili dalla tempra determinata e sensuale; volumi ampi alternati a capi allineati al corpo si rincorrono assieme a dinamiche linee spiraliformi e sinuose zip che rimandano ai più famosi tracciati internazionali. Percorrono colli di camicie in popeline bianco ottico, pantaloni ginnici, moderne tute, gonne top e giubbini.
Le maniche sono ricche di tagli e aperture che lasciano intravedere, come flash, il logo ICEBERG reinterpretato in font differenti. L’impiego della vernice è generoso così come lo spargimento del logo in ordine diverso su pantaloni, gonne, camicie e capi spalla.
Anche i dettagli rimandano al mondo dei motori, come sandali “sport gladiator” e stringati biker boot, nonché le prese d’aria dei caschi trasmutate in cinture.
La palette cromatica si veste di bianco ottico, rosso Lancia, nero, azzurro, argento Porche, e verde acqua Alfa Romeo, rifacendosi alla collezione di macchine d’epoca della famiglia Gerani. Picchi di fluo si aggiungono ai colori menzionati per dipingere bordure e scritte per un insieme dinamico, giovane e irriverente, celebrativo della Motor Valley Italiana -l’Emila Romagna- capitale del racing, da sempre parte autentica del lifestyle di ICEBERG.
Dai tracciati dell’Emila Romagna all’Africa la strada è lunga e il mood del tutto differente.
E’ al film “Out of Africa” (La mia Africa) di Sydney Pollack, ed ai meravigliosi costumi di Milena Canonero che Cividini si ispira per la collezione p/e 2019 presentata in occasione della scorsa edizione di settembre 2018 di Milano Moda Donna.
Una proposta che rispecchia i canoni estetici di una semantica variabile, fatti di influssi di epoche e di etnie differenti, di commistioni tra un’estetica borghese nordeuropea degli anni immediatamente precedenti alla prima guerra mondiale e quella della società dei coloni in Kenia. Fatta di inneschi tra esotismi e identità metropolitana, di combinazioni armoniche di bon ton e stile militare, di tessuti raffinati e design puliti e netti. Se in una parte della collezone l’ispirazione si legge chiaramente, in una seconda parte risalta invece una scelta decisamente optical, quadri e pois -che pure sono presenti nei capi più a ispirazione coloniale- qui si disegnano su abiti dal glamour decisamente più “europeo” in un gioco visivo di bianco e nero, o di un bianco totale.
Le costanti tra i due registri, che danno un filo conduttore all’intera collezione, sono sintetizzabili in pochi elementi ben mischiati tra loro: leggins portati a calzamaglia, leggeri dolcevita disegnati a grandi pois volutamente “sbavati” e a quadri, introdotti in ogni look, i sandali alla schiava intrecciati sui leggins.
Ampie gonne a pieghe sciolte, anch’esse in tessuti a quadri o a pois o in tinta unita o in stampato camoufflage proposte sotto fluidi abiti talvolta sormontati da blazer e talaltra da rigorosi spolverini. Per un gioco di sofisticate sovrapposizioni che ricreano quell’atmosfera magica tipica dell’Africa coloniale.
La palette prescelta rimanda al tema principale e quindi ai toni sabbiati, alle nuance del bige rosato, al verde militare, ma anche all’azzurro polvere, al nero.
Leggeri e naturali i tessuti: canape, lini e delicate sete, raccontano di una collezione raffinata, temperata, sofisticata e romantica.
La nota romantica è presente anche nella proposta di Anteprima, fatta di righe dinamiche, audaci micro gonne, stratificazioni, richiami nitidi agli anni 60 e contaminazioni orientali. Per uno stile nutrito e metropolitano fatto di volumi over alternati a linee più affusolate. Izumi Ogino, direttrice creativa del brand, ha saputo portare sulla passerella della Milano Fashion Week settembre 2018 nel suo stile dalle linee minimalista, una collezione pensata per un target giovane, che saprà apprezzare capi dall’allure molto moderna, fresca e leggera, divertente, secondo il mood del brand, ma puliti nella costruzione, rigorosi nella loro modernità dove i materiali come il PVC, anche stampato, rendono i capi -spolverini e gonne-, spiritosi e funzionali.
In passerella micro gonne a trapezio alternate a romantici abiti dalle linee fluide e dalle lunghezze al polpaccio affiancano pantaloni morbidi sormontati da fluttuanti spolverini, bomber e camicine strutturate.
Fantasie floreali, rievocazioni di meravigliose fioriture e di magie lontane a tratti orientaleggianti alternano geometrie di righe.
La gamma di colori ampia e varia, spazia da toni neutri a colori più vivaci come il corallo, per poi orientarsi sui verdi acqua marina, il caramello, il bianco e il nero optical, il corposo ruggine e il delicato azzurro polvere.