La nostalgia dell’Africa nella collezione P/E 2025 di Simonetta Ravizza
“Il respiro del panorama era immenso. Ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema…Lassù si respirava bene, si sorbiva coraggio di vita e leggerezza di cuore. Ci si svegliava la mattina, sugli altipiani, e si pensava: “Eccomi qui, è questo il mio posto”.
Così Karen Blixen ne “La mia Africa” descriveva le sensazioni provate durante la sua permanenza davanti ai tramonti accesi, ai profumi intensi, alle distese immense di erba, piante, animali di questa incredibile terra.
È il noto e famoso “mal d’Africa”…
Una nostalgia che difficilmente lascia imperterriti coloro che hanno sperimentato almeno una volta il ritorno da questo continente così “denso” e i sentimenti insiti in esso.
Una sorta di legame che non si ha voglia di spezzare e che dà il via ad altri legami da conservare e da reiterare per non perdere l’incanto sperimentato.
Forse qualcosa di simile ha ispirato Simonetta Ravizza nel realizzare la collezione per la prossima stagione calda. Nel bellissimo spazio milanese situato in pieno quadrilatero abbiamo incamerato immediatamente un’aria leggera e coinvolgente.
Tutto è apparso fresco, disinvolto, intuitivo.
Una combinazione tra eleganza e autenticità visibile alla prima occhiata.
La capace stilista ci aveva abituato nelle precedenti presentazioni ad allestimenti così mirati e particolarmente originali da incuriosirci davvero e da creare aspettative intriganti.
Dal raffinatissimo “Tutto Bianco” -arredi, dolcetti e piccoli snack compresi- della “Principessa Urbana dal carisma lussuosamente quieto” realizzato per la scorsa stagione primaverile…al rigorosamente assoluto e concreto “Tutto Nero” -nuovamente compresi arredi, dolcetti e piccoli snack- della donna “Native New Yorker” che, “intraprendente, volitiva e sicura di sé”, percorre in totale libertà le strade della corrente stagione fredda. Un monocolore vibrante che, declinato tra pesi e tessuti differenti -per giocare coi contrasti e gli effetti/luce-, accompagna con ogni suo passo la sua decisa personalità.
Così, anche per la collezione P/E 2025, il colore è il filo conduttore -un vero e proprio fil rouge- della collezione.
Una palette di colori caldi, naturali, dorati, morbidi, confortevoli. Un insieme dolce e rassicurante senza peraltro dimenticare uno sprazzo di tonalità dal sapore selvaggio e sensuale.
Ed ecco venirci incontro le gamme finissime del crema, del grano, del deserto. L’ocra delle rocce, il giallo pacato della savana, il miele dei cappelli di paglia usati dai contadini per ripararsi dal sole cocente.
Le indossatrici appoggiate alle poltroncine di midollino -dove gli abiti sartoriali, i pantaloni fluidi, le gonne al malleolo, i kimono serici si sovrappongono ai cuscini dai colori della terra e si mescolano con gli intrecci delle sedute- evocano scene rilassanti e fuori dal tempo e fanno ricordare certe tele di Telemaco Signorini con le sue rarefatte sfumature e i suoi cieli lattiginosi ma pieni di promesse.
Un tocco di animalier, un pizzico di suede; un briciolo di cuoio, un accenno di country. Un mix di coerenza e di stile armonioso ed eterno, creato con delicatezza, in punta di piedi, quasi sussurrato.
Apprezzabili i tessuti, tutti.
I pizzi birichini, le mussole dal sapore retrò, i cotoni romantici, i lini croccanti….
Le valigie vintage sparse qua e là fanno sognare di partire e di toccare da vicino quel che stiamo solo immaginando.
Sul tavolo apparecchiato in un angolo accattivanti finger food -esclusivamente nei colori coordinati al resto, ça va sans dire- chiamano e invitano all’assaggio.
Difficile resistere. Un peccato, uscendo, non portare con sé il gusto dolce di un pezzettino di Africa…