Extreme Beauty in Vogue
La bellezza interpretata dai più grandi maestri della fotografia dagli anni Trenta a oggi.
Una mostra come esperienza mistica, quella a Palazzo della Ragione a Milano fino al 10 Maggio, una meditazione profonda nei confronti del corpo e della bellezza femminile.
L’evento è stato creato e curato da Vogue America in occasione del lancio della nuova linea di make-up Dolce&Gabbana.
Le fotografie selezionate accuratamente, ci mostrano come la concezione del corpo e della bellezza ideale siano mutati negli ultimi ottant’anni.
La mostra celebra Vogue come arbitro del glamour e del gusto estetico a livello internazionale, esponendo scatti dei più celebri protagonisti della scena della fotografia mondiale: Helmut Newton, Deborah Turbeville, Steven Klein, Linda Wood-Hoyte, Annie Leibovitz e Steven Meisel sono alcuni dei grandi nomi presenti.
Entrando si percepisce immediatamente un’atmosfera molto contemplativa: l’allestimento, creato da Jean Nouvel, è composto da drappi in velluto rosso che coprono le pareti e le sedute laterali insieme a nicchie simili a confessionali che ospitano le fotografie; tutto ciò contribuisce con la musica, che definirei meditativa, a creare un ambiente in cui il silenzio e la concentrazione regnano sovrani. Le uniche luci sono quelle “emanate” dalle opere in mostra, insieme a piccoli lumini simili a candele, che risplendono al piano superiore.
Il percorso espositivo è diviso in sezioni che si focalizzano su un dettaglio corporeo o un particolare tema trattato, una parte consistente è dedicata alle opere di Irving Penn cariche di straordinaria creatività e forza emotiva.
La fotografia di moda come specchio di un’epoca, ci mostra non solo come veramente apparivano le donne in un determinato periodo, ma soprattutto come desideravano apparire, vivere ed agire. Sono differenti i modelli della figura femminile imposti nelle diverse epoche: dai corpi sottili a quelli forti ed atletici, dalla donna androgina all’amazzone degli anni Novanta, fino ad arrivare ai corpi esili, giovani e fotoritoccati dei giorni nostri.
Il paradosso, la bellezza inquietante e nello stesso modo abbagliante sono tratti comuni a tutte le opere in mostra. Sono immagini provocatorie, che ci invitano a riflettere, a meditare; ma al contempo affascinanti, che rapiscono lo sguardo. E’ per questo che di fronte a ciascuna stampa è presente un inginocchiatoio, grazie al quale ci si può fermare a contemplare la bellezza straordinaria che si palesa davanti ai nostri occhi.
Ci si interroga su cosa sia veramente la bellezza: la perfezione di labbra carnose e volti angelici, l’armonia di fisici scultorei o l’eccesso di corpi costretti e artificiosi, all’apparenza grotteschi in cerca di raggiungere a tutti i costi un ideale immaginato, prefissato?
Le fotografie esposte ci rivelano come la “fabbricazione del fisico” diventi così un insieme di pratiche barbare e ridicole che deformano il corpo e lo portano ben lontano da quella perfezione tanto agognata.
Questi scatti che potremmo definire oltre gli schemi, presentano accanto a corpi sensuali e volti ammiccanti, corpi ingabbiati e volti mascherati, a dimostrare che anche dalla mostruosità della costrizione del corpo, grazie all’abilità di fotografi eccezionali, può svelarsi un’inquietante e degradante bellezza, che ci cattura e ci porta ad una profonda riflessione. Ci troviamo di fronte a visioni che sovvertono i classici canoni estetici, presentando modelli di “extreme beauty” molto affascinanti, da ammirare.
Il percorso si apre e si conclude con una stampa gigantesca di Steven Klein che ritrae una modella dai denti d’oro elegantemente vestita a bordo piscina, che allatta al seno un bambino biondo. Ciò a svelare forse come oltre ogni epoca e canone estetico, la bellezza e ricchezza più grande per una donna resti la maternità.
Info mostra:
4 marzo – 10 maggio 2009
Milano, Palazzo della Ragione
Piazza dei Mercanti, 1
Curatore:
Phyllis Posnick, Executive fashion editor, Vogue
Direzione artistica e scenografie:
Jean Nouvel
Catalogo:
Skira, curato da Eva Respini
Informazioni: