Il guardaroba del perfetto gentleman
La moda degli ultimi anni non ci risparmia contraddizioni ed incertezze in fatto di abbinamenti.
L’ eleganza ogni tanto lascia il posto all’eccessiva fantasia. E così l’abbigliamento maschile è oggetto di continui tentativi di cambiamento; ma, se si vuol essere elegante, oggi più che in altri tempi, il “codice” non va dimenticato.
Il significato originario della parola eleganza deriva dal latino “eligere”, si tratta quindi dell’ arte del saper scegliere. Dal momento che parliamo di abiti, quindi di ciò che rappresenta la persona nel contesto sociale, si tratta di scegliere ciò che è più adeguato a sé, alla propia personalità e ruolo nella società; ciò che è adeguato alle circostanze in cui si sta operando; ciò che, essendo adeguato agli altri elementi, fa sì che l’insieme dell’abbigliamento risulti armonico.
Se è vero che l’eleganza non si insegna, è altrettanto vero che ognuno dovrebbe partire da alcune regole base in fatto di accostamenti tra -stiamo parlando di abbigliamento maschile- giacca-pantalone-camicia-cravatta. Ma la maggioranza degli uomini non sono ben in grado di abbinare i loro indumenti e hanno spesso bisogno dell’aiuto di mogli, fidanzate o madri, sorelle, per accostare i colori la mattina o scegliere cosa comprarsi nei negozi.
I principali elementi da combinare in un vestito da uomo sono la giacca, la camicia e la cravatta; a questi vanno aggiunti i pantaloni -se l’abito fosse uno spezzato- e poi le calze, l’eventuale gilet e il fazzoletto da taschino (pochette) per chi lo volesse indossare.
La regola del contrasto vale anche per il disegno: un abito pied-de-poule non si dovrebbe indossare con camicia a quadrettini; così come un abito principe di galles non è ben accompagnato da una camicia a righine. L’eccessiva uniformità dei disegni non è quindi consigliabile.
GLI ABITI:
Una regola base da non dimenticare: la camicia deve essere sempre più chiara della giacca. Ciò non toglie che la moda di oggi consente l’utilizzo di una camicia nera con un completo grigio.
L’ uomo d’affari in giacca e cravatta è quasi sempre vestito con abiti grigi o blu scuri ,che possono essere facilmente abbinati a una camicia di cotone rigorosamente a manica lunga:
- tinta unita pastello non troppo scura
- rigata pari-pari o mille righe
- falsa unita leggermente operata
- quadratino piccolo vuoto o pieno come il vichi
Un abito maschile gessato va invece abbinato esclusivamente a camicia non operata e tinta unita.
Un abito formale per la sera o per cerimonia va preferibilmente corredato con la camicia bianca, magari operata, con i polsini doppi per i gemelli, e con cravatta tinta unita, papillon o cravattino.
A un abito in velluto può sottostare una camicia più sportiva di cotone rigata o a quadri anche di media misura; o più pesante, di flanella, con cravatta di maglia o di lana.
Con un abito chiaro primaverile-estivo ( di color beige) oltre la camicia bianca, ben si abbina una camicia color crema tinta unita o un rigato molto tenue nei colori sabbia e una cravatta anch’essa in queste gradazioni di colore, magari jacquard.
LE REGOLE CAMICIA-CRAVATTA:
Una camicia tinta unita può abbinarsi a cravatte tinta unita che riprendano il colore dell’abito, a cravatte regimental, jacquard o pois che cerchino di riprendere sia il colore della camicia che quello dell’abito; oppure al contrario a cravatte che abbiano come colore predominante un contrasto con il resto (cravatta con fondo giallo per l’abito blu, con fondo rosso o bordeaux per l’abito grigio antracite).
La camicia a righe può abbinarsi ad una cravatta tinta unita o jacquard piccolo, sempre mantenendo i colori del completo e della camicia e cercando di non aggiungerne di nuovi.
Una camicia a quadretti piccoli preferisce una cravatta tinta unita o al limite jacquard squadrati; mentre una camicia a quadri grossi necessita la tinta unita o nessuna cravatta.
“COLORI AMICI” per giacca e camicia
Abito grigio scuro. Camicia con i seguenti colori: bianco, celeste, azzurro, rosa, lilla. Di moda, ma non sempre chic, l’utilizzo della camicia grigio perla, grigio antracite, nero.
Abito blu. Camicia in bianco, celeste, azzurro, rosa, lilla, crema.
Abito marrone. Camicia panna, avorio, beige, lilla, rosa, celeste.
Abito verdone. Camicia: beige, panna, verde, celeste.
Abito nero. Camicia: bianca, rosa, lilla, grigio perla.
Abito crema. Camicia bianca, crema, azzurra, tortora, marrone chiaro.
Abito bianco. Camicia bianca.
Alcuni esempi pratici di accostamenti per i completi:
L’abito grisaglia (grigio o blu) è solitamente accompagnato da camicia bianca in tessuto compatto con riflessi lucidi; per contrastare il colore della giacca e della camicia la cravatta può essere in seta bordeaux brillante o verde con disegni (cravatta jacquard) distanziati; calze bordeaux o verdi scuri a seconda della cravatta scelta; eventuale pochette bianca. Un’altra soluzione potrebbe essere abbinarlo a camicia con righine pari pari bianche-azzurre, cravatta fondo rosso e disegni fitti azzurri o grigi. O ancora, camicia rosa pallido e cravatta brillante con fondo del colore dell’abito (grigio o blu) e magari con disegno rosa in rilievo. Un’ultima soluzione è la classica camicia celeste con cravatta azzurro intenso e calze blu scure. Le scarpe adatte per questo abito sono marroni scuro o nere.
L’ abito in principe di galles grigio chiaro è classicamente accompagnato da camicia fil a fil azzurra e cravatta in seta jacquard oppure da camicia botton-down tinta unita celeste e cravatta regimental ( a strisce diagonali ) blu e rosso carico.
La giacca in tweed o spina di pesce ben si accosta ad una camicia più sportiva come una botton-down a quadretti e un mocassino sportivo marrone in vitello o scamosciato.
L’ abito carta da zucchero disimpegnato per il periodo primaverile può essere in lino o misto seta cotone, abbinabile a camicia azzurro pallido in cotone leggero, cravatta regimental a righe bianche rosse argento, fazzoletto bianco e calze blu. Oppure molto trend con camicia azzurra leggera a collo e polsini bianchi e cravatta a pois punta spillo.