Tony Ward: il dolore di un popolo, la speranza di pace
Tony Ward, stilista libanese, intervenendo al Convegno Fashion For Good “Il filo delle culture, le trame del rispetto” ospitato da AltaRomAltaModa presso la Camera di Commercio di Roma, ha parole commosse per la situazione del suo Paese. Ricorda la sua origine di libanese, cresciuto a Parigi, sposato ad una italiana per sottolineare la speranza di Pace.
La sua collezione sempre affascinante e di eleganza estrema.
Tony Ward, stilista libanese, intervenendo al Convegno Fashion For Good “Il filo delle culture, le trame del rispetto” ospitato da AltaRomAltaModa presso la Camera di Commercio di Roma, ha parole cariche di apprensione per la situazione del suo Paese. Ricorda la sua origine di libanese, cresciuto a Parigi, sposato ad una italiana per sottolineare la speranza di Pace che è nell’animo di tutti. Visibilmente commosso si appella alla comprensione dei partecipanti e si scusa che le sue parole non siano in grado di apportare un contributo efficace al tema del Convegno. Lascia però un messaggio che nella sua brevità sarà importante per il filo delle considerazioni che i vari relatori vorranno sottolineare nel corso della mattinata. “La percezione occidentale sul Medio Oriente è falsata. Il mondo della Moda può far conoscere meglio le culture, i diversi mondi, e promuovere in questo modo la pace.”
Ma andiamo alla sua collezione: un autunno-inverno affascinante e di eleganza estrema.
Ward ha assorbito e fatto sostanza personale le culture che sono intervenute nella sua formazione personale, Medio Oriente ed Occidente convivono felicemente a creare abiti ricchi di dettagli sartoriali, come è nella tradizione della migliore Alta Moda Occidentale, accanto alla morbidezza delle linee che esaltano misteriosamente la femminilità.
L’eleganza dei suoi capi è estrema. La cura dei ricami minuziosa come nei tailleurs dal taglio superbo accarezzano la vita e si arricchiscono sui revers minuziosamente lavorati: ogni singolo capo
è un piccolo capolavoro, come l’abito lungo a scaglie di colore beige rosato.
Le gonne sono corte o lunghe a palloncino, guarnite da piccole rouches e mixate a minuziosi corsetti che fasciano il decolté.
I colori sono nouances che vanno dal verde all’arancio, dal bordeaux al nero valorizzata da tessuti ricercati come lo shantung, il taffetà, l’organza e lo chiffon impreziositi da pizzi e velluti pregiati realizzati da abilissimi tessutai.
Per la gran soirée le linee diventano morbide e fasciano il corpo per poi aprirsi in soffici pieghe; ad accrescere il volume cappe amplie e gonfie, che sembrano trasformarsi nel calice di un fiore.