AltaRomaAltamoda:un bilancio
L’incontro di Stefano Dominella Presidente e Beppe Modenese Presidente onorario di Alta Roma, con i rappresentanti della stampa presenti a Roma per la manifestazione di Alta Moda. Attraverso le domande delle giornaliste, tracciano un bilancio della manifestazione. Driblano le polemiche, evitano le risposte che potrebbero alimentare confronti. Guardano invece con grande senso positivo al futuro della manifestazione.L’incontro sembra informale, si sta seduti nelle poltrone della sala stampa di AltaRomAlta moda, a volte persino ci si alza a prendere qualcosa al bar. Nel frattempo Stefano Dominella Presidente di Altaroma e Beppe Modenese Presidente onorario di Alta Roma fanno, attraverso le domande delle giornaliste, un bilancio della manifestazione. Driblano le polemiche, evitano le risposte che potrebbero alimentare confronti, Roma, Milano, Parigi…… Guardano invece con grande senso positivo al futuro della manifestazione.
Si apprende così del progetto uomo per l`edizione di gennaio 2007. E subito il richiamo e confronto con Pitti Uomo o Milano Moda Uomo. Con pazienza Modenese e Dominella ci spiegano che il su misura industriale utilizzato giá da tempo da nomi come Brioni o Zegna é solo l`adattamento alle proprie misure di un cliente di un abito giá prodotto, l`Alta Moda é l`abito fatto appositamente per il cliente. Anche rispetto alle presentazioni di un prêt-à-porter deve esserci una distinzione. Finora le presentazioni maschili sulle passerelle sono state una trasposizione di quelle femminili; bisogna invece pensare una strategia diversa che eviti lo scoop “del pantalone corto e delle gambe o petto scoperto”. Il progetto alta moda uomo non sará semplice, ma la volontá di metterlo in atto é decisa.
Sull`onda di queste precisazioni viene sottolineto che ancora, nel pubblico dei consumatori e consumatrici, ci sia la confusione tra Alta Moda e Prêt-à-porter. Serve molto la spiegazione di Beppe Modenese: ambedue gli ambiti vedono la presenza di un creatore, ma nel prêt-à-porter il creatore trasmette “l’idea” ad una macchina che produce in serie; nell’alta moda trasmette ad un artigiano che prepara un capo unico. Il capo di alta moda inoltre, anche se è inserito in una collezione, é pensato per una cliente specifica.
Si arriva cosà a parlare del futuro dell`Alta Moda
italiana. La tipologia della cliente sta cambiando, sono piú giovani, sono persone dei Paesi dell`Est Europeo o dei Paesi Arabi, con potere di acquisto. Dominella parla quindi del Pret-Couture o Demi-Couture come futuro dell’alta moda e vede come strategia di mercato per l’estero piccole presentazioni delle produzioni dei couturiers. Il tema dell`internazionalizzazione é continuamente presente. Si valuta positivamente l’incontro con il Ministro Bonino, anche se il tema della visibilità all’estero dell’Alta Moda Italiana rimane un problema per lo scarso coinvolgimento e appoggio delle Istituzioni. I progetti più immediati riguardano nel 2006 una presentazione Canton, nel 2007 a Dubai, e poi il mercato dell’India. La formula scelta è quella di stilisti senior probabilmente Sarli, Balestra, Gattinoni, accanto a giovani da promuovere.
Ma chiudiamo con la valutazione dell’attuale edizione AltaromAltamoda. Molte osservazioni nascono da necessità di comprensione della manifestazione. “Come mai non c’è coinvolgimento della Città?” “Il desiderio- dice Dominella- è quello che Roma diventi il centro della Moda del Mediterraneo; sarebbe necessario un maggiore interesse da parte delle istituzioni di sfruttare la singolarità di Roma. Il mio desiderio è quello della sfilata più lunga del mondo, che partendo dal Colosseo, percorra i siti più suggestivi della Città e coinvolga il mondo della moda a livello internazionale”.
“Come mai la televisione non è interessata all’evento AltaRoma”
“Si dice che la stampa nazionale e internazionale è poco presente” I numeri smentiscono questa affermazione, e Dominella passa in rassegna le televisioni straniere che manderanno in onda la manifestazione.